Il solo fatto che per una TOP 5 esista una FLOP 10
dovrebbe già suggerire quanti film tratti dai fumetti Marvel si siano rivelati
poi dei flop, più o meno clamorosi, e quanto, a conti fatti, dal mio punto di
vista, il livello medio dei prodotti supereroistici contemporanei sia a tratti
infimo; elogiato ed innalzato dai fanboy e da manovre di marketing ragionate.
Mi viene da pensare che le eccezioni siano i prodotti godibili, anziché le
ignobili commercialate vuote di contenuti realmente interessanti.
Ci tenevo poi a precisare che, per ogni saga Marvel, è
stato inserito un singolo film, il peggiore, per evitare ripetizioni e
classifiche interminabili. Vorrei anche aggiungere che, specialmente in questa
prima parte, la differenza tra due titoli in posizioni adiacenti è assai
sottile, talvolta pressoché nulla. Passiamo quindi all’analisi dei film dalla
decima alla sesta posizione.
10° POSIZIONE: The Incredible Hulk (2007)
Il meno brutto dei brutti, il meno peggio. Dopo il primo
capitolo introspettivo e riflessivo diretto dal celebre Ang Lee, il cappellino
con visiera con su scritto “Director” è passato sulla testa di Leterrier, e il
cambio si è sentito. The Incredible Hulk, a dispetto di un cast eccelso (con il
mio amato Edward Norton nel ruolo di protagonista) e di un budget invidiabile,
risulta essere un’accozzagli di elementi action che stonano con la doppia
natura dell’eroe verde. Dopo un inizio in medias res, il film si perde, si
dilunga e annoia senza infamia né lode. A tratti cerca di essere un action, a
tratti un thriller psicologico, a tratti un road movie, ma non riesce mai ad
mantenere una linea definita per più di un quarto d’ora. Prodotto sottotono ed evitabile, anche se più
originale in quanto realizzato prima della rivoluzione ironmaniana; un po’ come la globalizzazione.
9° POSIZIONE: The Amazing Spiderman 2 - Il Potere Di
Electro (2014)
Non posso dire che in generale questo film non mi sia
piaciuto; il suo lavoro di mero intrattenimento lo fa, ma presenta troppe
falle, troppe debolezze, troppe incertezze. Ogni colpo di scena, se così
possiamo chiamarlo, è telefonato a partire dal primo secondo della pellicola, morte che stravolge la vita del protagonista nel finale compresa. Mai una
sorpresa. I nemici poi falliscono miseramente: in tre non riescono mai a
sembrare davvero minacciosi, non riempiono mai lo schermo senza la presenza
pesante dell’Uomo Ragno; poco carisma e profilo psicologico abbozzato e
stereotipato. Rhino comparsata, Electro ridicolo, Goblin irritante. Anche le
rivelazioni sul passato del protagonista annoiano e non convincono.
La storia d’amore di Spiderman e Gwen sembra quella di
Dawson’s Creek (con annessa scena in lacrimoni), ma almeno ci regala Emma
Stone, vero punto di forza dell’intera saga.
8° POSIZIONE: Thor (2011)
Film del filone degli Avengers con la talentuosa Natalie
Portman e il palestratissimo Chris Hemsworth. Già la scelta del cast denota la
volontà dei Marvel Studios di ampliare il loro pubblico e di aprirsi anche ai
neofiti dei fumetti; una svendita di un prodotto che una volta era per soli
nerd insomma.
Il film è realizzato bene, ottimo il dualismo Asgard -
Terra. Il grande problema dell’intera pellicola sono però i tempi: tutti
clamorosamente sbagliati. La cacciata di Thor, l’arrivo sulla Terra, l’amore
con la bella scienziata, ma soprattutto il cambiamento del protagonista. In un
giorno sul nostro pianeta questo dio fiero e alquanto chiuso al mondo esterno
si innamora, si redime, scopre l’uguaglianza delle popolazioni dell’universo e
riacquista i poteri. Tutto in un solo dannato giorno. UNO. Oltre a ciò altre sciocchezze in fase di scrittura minano
la credibilità di un titolo che cade troppo spesso nel banale. Se non ci fosse
stato Loki credo avreste letto di questo film la prossima settimana.
7° POSIZIONE: Iron Man 3 (2013)
La svolta dark dell’uomo con l’armatura che vuole
ricalcare quanto fatto da Nolan con l’uomo pipistrello. Il film, ancora una
volta, rientra nel novero dei prodotti Marvel realizzati bene ma scritti coi
piedi. Quando tutti voltano le spalle al simpaticissimo Robert Downey Jr. avrei
voglia di voltargliele anch’io. Una serie di eventi incoerenti e campati in
aria che di dark non hanno niente e un villain, il fantomatico Mandarino
interpretto da Gandhi in persona, che non è un villain ma un impostore, un
fantoccio, un burattino. Delusione.
Il problema principale di questo film è forse il trailerche ha creato false aspettative: tragicità, phatos, armature che si scagliano
contro lo stesso Iron Man. Niente di tutto ciò. Il film è la solita commediola
mal riuscita. Niente di nuovo.
6° POSIZIONE: Wolverine - L’Immortale (2013)
Gli X-Men. La seconda saga dal punto di vista
cronologico per la Marvel. Una serie che fa della pluralità del gruppo di mutanti il suo vanto diventa una sottoserie
incentrata su un solo protagonista, Wolverine appunto. Se Wolverine - Le
Origini poteva essere divertente preso come semplice concentrato d’azione e
dimostrava di avere una trama abbastanza interessante (carino anche per la
presenza del presunto assassino della mamma di Sidney Prescott), il suo sequel
indiretto si rivela essere solamente una trashata senza capo né coda. Logan è
turbato dalla morte di Jean e allora viaggia fino in Giappone dove ci sono
robot samurai che combattono con le spade sui tetti, il tutto condito da
magnati e clan che vogliono i poteri del mutante. Lo vedete da soli che non
regge. Non regge niente. Oltretutto è anche soporifero oltre ad essere
terribilmente brutto e nella continuity della saga nel suo complesso non conta
nulla, se non per la solita scena successiv ai titoli di coda. Hugh Jackman
però è sempre Hugh Jackman, non c’è niente da fare.
Per oggi la nostra avventura nella faccia oscura della Marvel finisce
qui. Vi prometto che la prossima settimana analizzeremo perle di rara
bruttezza, film orribili a di là del fatto di essere tratti dai fumetti,
abomini che nessuno dovrebbe vedere. MAI.
Nessun commento:
Posta un commento