Eccoci, finalmente ci siamo: il giro di boa corrisponde
con la svolta che stavamo aspettando dall’inizio, o che forse non ci saremmo
mai attesi. Ecco ciò che colpisce di più di questo episodio. Esso riesce a
stupire in ogni sequenza, ad essere un continuo colpo di scena. Proprio quando
si pensava che la trama virasse verso la teoria del complotto e lasperimentazione sociale su indifesi esseri umani costretti a vivere in un simil
Truman show, quando ormai avevamo definito chiaramente personaggi positivi e
negativi, proprio l’individuo più controverso, ossia quello che fino a poco fa
conoscevamo come lo psichiatra della clinica di WP, porta la storia della
miniserie a spostarsi verso temi impensati e per certi versi impensabili. Mutazioni
genetiche, estinzione della razza umana, apocalisse, viaggi nel tempo,
ibernazione, 4028. Solo elencando i nuovi temi introdotti nel corso della
quinta puntata fremo dalla voglia di vedere come prosegue la narrazione. Ma
andiamo con ordine; cerchiamo di ricostruire la serie interminabile di
rivelazioni che in questi quarantacinque minuti gli sceneggiatori ci hanno
sbattuto in faccia senza mezze misure, dopo un quarto episodio lento e, a
posteriori, direi preparatorio.
Uno scienziato, che poi sarebbe Pilcher, ha previsto,
attraverso improbabili studi genetici, con duemila anni d’anticipo (DUEMILA!
capiamoci) la fine dell’essere umano in seguito ad una mutazione genetica che
giustifica la presenza dei famosi “lupi” di cui parliamo da settimane. Essi non
sono altro che esseri androgini con poca ragione, guidati da un istinto
primordiale e dotati di forza e velocità sovraumane che potrebbero divorare un
uomo in pochi minuti. Pilcher ha poi deciso di portare avanti un progetto si
salvataggio del genere umano attraverso la stessa città di WP. Questo passaggio
mi è poco chiaro: in che modo lo scienziato (pazzo, decisamente pazzo) è riuscito a fortificare la
città negli anni ’90 con la certezza che poi questa recinzione resistesse alle
avversità e soprattutto alle pericolose azioni delle “aberrazioni” (i mutanti)?
Non è cosà di tutti i giorni organizzare il viaggio nel tempo di massa. Molte
incongruenze che nella trascinante euforia del momento possono sembrare colpi
di genio, ma che a mente fredda si rivelano per quello che sono. Pilcher ha poi
ottenuto il permesso dagli enti governativi di cominciare a tramortire con un
incidente e di ibernare centinaia di persone. Dalle parole del’ultimo barbuto
arrivato, con cui la moglie del protagonista ha un contatto in quanto nuovo agente immobiliare,
veniamo infatti a sapere che le celle criogeniche sono molte e sono tutte piene
e le persone vengono scongelate ( un po’ come la carne nelle grandi famiglie)
all’occorrenza, ossia a seconda dei piani del burattinaio e delle morti
avvenute nella floridissima comunità. A questo punto comunque è iniziato il
progetto dell’ex psichiatra che consiste nella creazione della “prima
generazione”, cioè una nuova classe di adolescenti destinata a ripopolare il
mondo. Ancora non ci sono noti i criteri di scelta di questi ragazzi, ma
indubbiamente, dalle parole della creepy professoressa che cerca con successo
di sottomettere le menti degli alunni, i genitori di questo sono solo delle
pedine, utili solo per un breve periodo, solo fin quando i ragazzi sanno autonomi,
dopodiché saranno a mio parere dannosi per la comunità oltre che inutili e
verranno soppressi, almeno nelle idee del responsabile del progetto, almeno
secondo me.
Mi sembra tutto, ma se non bastasse, queste rivelazioni
hanno generato dubbi ancora maggiori. Riprendiamo quindi con la classica
carrellata di domande che mi affliggono e a cui non riesco a dare una risposta
completa e convincente. Perché si è stati così clementi con le scorribande di
Ethan Burke e perché si continua a sostenere l’importanza del protagonista per
l’intera comunità? Perché l’FBI porta avanti questo progetto in maniera così
segreta senza invece formare i propri agenti a ciò che andranno in contro? Cosa
sanno i cittadini a cui è proibito conoscere la verità che viene svelata ai ragazzi?
Come fanno questi ad obbedire senza ribellarsi se non conoscono la natura della
minaccia che li costringe a non avere futuro? Nel progetto impeccabile di
Pilcher, dopo aver dato vita alla “prima generazione”, come potrebbe questa far
fronte alle aberrazioni negli anni a seguire? Esiste un progetto volto ad
invertire l’estinzione umana in favore dei mutanti o si menterrà unicamente la
città di WP come ultimo immortale baluardo? Chi sono a questo punto i
personaggi negativi se tutti gli abitanti del posto si trovano in realtà nella
stessa barca e dovrebbero remare perfettamente coordinati per poter garantire
un futuro al genere umano? Perché, se dunque non ha cattive intenzioni nel
confronto del protagonista, Melissa Leo deve sempre fare facce minacciose? Perché
lo scienziato si è visto sia nel passato che nel futuro e perché l’ex sceriffo
era entrato in contatto con la famiglia Burke, mentre questa cercava di salvare
Ethan, al di fuori della città?
Per rispondere a questi ultimi due quesiti ho pensato
alle dinamiche dell’ibernazione e del viaggio nel tempo. È evidente che esista
un modo per viaggiare liberamente tra le due epoche, ma così non si spiega il
motivo per cui le persone vengano ibernate per poter prendere parte al progetto
WP. Potrebbe esistere una porta principale della città che se attraversata
riporta direttamente nel passato, una sorta di Stargate temporale. A questo
punto quindi si creano dei paradossi temporali (di cui parlavo un anno fa di
questi tempi, per chi se lo ricorda): se Pilcher torna indietro nel tempo e
ordina di ibernare determinati individui cambia il corso del tempo? Si
riempiono misteriosamente nuove celle criogeniche nel sinistro deposito intravisto nel quarto episodio o si creano realtà parallele e
alternative a quella corrente? Sceneggiatori, non si scherza coi viaggi nel
tempo. Marty ne sa qualcosa.
Solo ora mi accorgo di quante domande (tante) e quante
risposte (poche) ho proposto in questo quinto commento. Obiettivamente sono
queste domande senza risposta che rendono WP un prodotto godibile, leggero,
accattivante ed entusiasmante; ottimo intrattenimento estivo. L’hype è sempre
maggiore e la storia riesce a stupire
con colpi di scena talvolta ben congeniati, talvolta buttati un po’ a caso. Nel
complesso, considerando alti e bassi, il livello della serie continua ad essere
accettabile e i nuovi quesiti introdotti mi terranno in trepidante attesa fino
a giovedì prossimo. Semplicemente appassionante e divertente.
2 commenti:
Ciao,
Secondo me non ci sono viaggi nel tempo:
Il dialogo tra lo scienziato ed il collega di Burke, avviene effettivamente nel passato! Anche l'incontro tra lo sceriffo e la famiglia di Burke potrebbe essere stato organizzato nel passato a causa della loro insistenza nel cercarlo. lo sceriffo in effetti ha un look un po' diverso, magari era coinvolto nel progetto come "reclutatore" fin dall'inizio, come l'infermiera...
La tua é una teoria a cui non avevo pensato. Obiettivamente, se fosse vera, spiegherebbe l'intera relatà di WP in maniera più semplice e credibile. Se ti palesi e le tue teorie si rivelano esatte potrei citarti nei prossimi commenti come profeta della verità, altrimenti mi limiterò a ringraziare "anonimo".
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