domenica 31 maggio 2015

RECENSIONI DELLA SETTIMANA 25-31 MAGGIO


FILM: The Last Exorcism (2013)
Sono passati ormai sei giorni, ma ancora mi sto chiedendo perché l’abbia visto. Uno dei peggiori horror di sempre. Per trentamila lire il mio falegname lo faceva meglio. All’inizio sembra che il film ruoti attorno ad una coppia che gioca a nascondino in casa e le scene più spaventose risultano quindi essere quelle in cui i due coniugi si incontrano. Tristissimo. Poi la situazione cambia quando viene trovata una donna (che vuole sembrarci un’adolescente nei comportamenti e nel portamento, ma si vede lontano un miglio che quaranta primavere le ha viste molto bene) che in passato ha partecipato a orge sataniche e in qualche modo è legata al demonio, ma sinceramente, dopo solo una settimana, non ricordo neanche più in che modo. Da qui in poi comincia davvero il film, con la protagonista che oscilla tra innocenza e peccato, castità e contatti col diavolo tentatore.
Film realizzato con pochi spiccioli e soprattutto senza idee. Una tragedia la visione di questo film e davvero mai uno spavento. Ogni tanto ci si dimentica di guardare un horror. Ah sì, poi finisce che diventa Carrie, così, senza spiegazioni, così. VOTO: 3



FILM: Monuments Men (2014)
Prendi un manipolo di buoni attori (qualcuno sopra la media, qualcuno come Bill Murray), prendi una storia interessante che rivede la Seconda Guerra Mondiale da un punto di vista davvero originale, prendi anche tanti soldi, perché settanta milioni sono tanti e consegna questo bel pacchetto al grande Playboy dal baffetto facile George Clooney. Ecco come ottenere un flop, un film che fallisce in ogni suo punto.
Di fondo sembra che l’attore americomense volesse emulare una struttura propria del cinema Pulp, di Quentin insomma. Personaggi bizzarri, dialoghi prolungati e surreali su argomenti di dubbia utilità, cinismo e scene interminabili. Vista l’ambientazione, il paragone con Ingorious Basterds è inevitabile e il film di Clooney ne esce con tutte e 206 le ossa rotte. Tutte.
Dopo un inizio simpatico ed accattivante, il film si perde in boriosità e futilità. Inutilmente lungo e pesante, sembra una copia sbiadita, un film edulcorato per poter piacere a tutti, ma a me non è piaciuto. Qualche interpretazione limita gli ingenti danni. VOTO: 5



FILM: Arizona Junior (1987)
E non se ne parla. Belli gli altri, per carità, ma di questo mai se ne parla. Un Coen minore passato in sordina che mi ha stupito non poco, soprattutto perché le premesse di un film con Nicholas Coppola Cage sono sempre infime. Questa volta invece l’Indiana Jones delle Pagine Perdute calza a pennello, diverte e convince. Una su tutte la scena dell’inseguimento alla ricerca dei pannolini: cinema puro, esilarante e divinamente girato.
Nel suo complesso il film risulta divertente e ben fatto, con qualche picco e pochi bassi. La comicità surreale e assai cinica dei Coen emerge fin da subito, in una sequenza introduttiva magistrale e decisamente sottovalutata. Veniamo catapultati nella vira di Cage e Hunter, delinquente e poliziotta sposati ma senza figli perché entrambi sterili. L’unica soluzione rimasta alla strana coppia è quella di rapire uno dei cinque neonati del magnate Arizona e fingere di essere una normale famiglia felice, ma la situazione precipita nel giro di poco. Un vortice di risate ed inseguimenti. Peccato per il finale buonista e poco in linea con il resto della film. Goodman non si smentisce mai. VOTO: 7.5



FILM: Men In Black 3 (2012)
Ecco una saga assai commerciale, una di quelle che piacciono a tutti, me compreso. Nei primi duemila sono stato affascinato dai primi due capitoli (diciamoci la verità, molto più dal primo). Alieni in incognito, MIB, invasori, mistero e azione. Le interpretazioni di Smith e Jones poi erano fantastiche e davvero perfette. Nel 2013 hanno poi deciso di rispolverare gli uomini in nero e di girare un nuovo capitolo, stavolta ambientandolo nel ’69. Il tutto è stato reso possibile solo attraverso i viaggi nel tempo, croce e delizia del film: se da una parte ciò ha ridato linfa vitale alla saga, dall’altro abbiamo delle enormi falle e delle forzature evidenti che tengono in piedi la baracca. Dispiace perché poteva essere il miglior capitolo dei tre e invece non lo è. Forse è più curato, forse è più studiato, forse è più impegnato e anche più divertente, ma no, non è meglio del primo, soprattutto se visto con un occhio più attento. Comunque un film discreto e molto godibile da grandi e piccini. VOTO: 6.5



FILM: La Tempesta Del Secolo - Parte Prima (1999)

Stephen Edwin King ha sempre scritto libri, dai quali poi sono stati tratti dei lungometraggi e delle miniserie tv, alcuni più riusciti altri meno. Raramente però il maestro dell’orrore cura in prima persona le sceneggiature delle opere ispirate dei suoi scritti. In questo senso fa eccezione La Tempesta Del Secolo, miniserie TV di cui King ha scritto personalmente anche soggetto e sceneggiatura, e il risultato, nel bene e nel male, si vede eccome. La prima parte di questo lungo lungo lungometraggio getta le basi per un prodotto alquanto bizzarro: un mix indefinito di mistery, crime, catastrofico e horror. In un’isoletta del Maine (strano eh? L’ambientazione del Maine intendo) sta per arrivare una tempesta assai violenta che rischia di lasciare la popolazione isolana isolata dal resto del mondo per qualche giorno. Prima che la tempesta si scateni in tutta la sua potenza però, arriva in città un uomo sinistro che uccide violentemente un’anziana signora e sembra sapere tutti i segreti più oscuri degli abitanti del posto. L’uomo viene arrestato dal modesto sceriffo locale, ma le stranezze e l’orrore non finiscono affatto. Una trama tipica del Re sviluppata nel corso di tre parti potrebbe rivelarsi più approfondita e quindi più fedele al libro. La prima cosa che salta all’occhio però è la scarsità dei mezzi con cui è stata realizzata la miniserie: attori improvvisati, fotografia e doppiaggio di serie C per essere del 1999. Purtroppo questi particolare pesano sul risultato finale. VOTO: 6.5

Nessun commento: