martedì 28 aprile 2015

FLOP 5 CLASSICI DISNEY

Sfatiamo un mito ricorrente: non tutti i classici Disney sono dei capolavori, anzi, alcuni di questi sono dei veri e propri prodotti scadenti, privi di una trama interessante, di personaggi carismatici e talvolta realizzati qualitativamente male. Passiamo quindi all’analisi dei cinque classici più brutti in assoluto secondo me. Ovviamente tutti i pareri espressi sono personali, non oggettivi, per cui se il vostro film preferito compare in questa breve classifica o non siete d’accordo con i giudizi espressi non adiratevi, piuttosto dite la vostra con un commento qui sotto o sui social. Cominciamo…

 

5° POSIZIONE: LE AVVENTURE DI BIANCA E BERNIE (1977)
Se il seguito era entrato di diritto nella classifica dei classici sottovalutati, “Le Avventure di Bianca e Bernie” finisce direttamente nella flop 5. I due topini protagonisti sembrano a primo acchito mediamente simpatici, ma alla lunga dimostrano di non essere in grado di reggere l’intero film da soli e soprattutto Bianca diventa fastidiosa nel finale. Entrambi comunque statici, poco pronti e brillanti. Mancano decisamente di mordente, sarebbero stati discrete spalle comiche di un film più movimentato. Questa pellicola infatti soffre di una lentezza eccessiva che pesa sul giudizio complessivo; non riesce mai a coinvolgere lo spettatore fino in fondo e a tratti risulta addirittura soporifera. La cattiva di turno è troppo simile a Crudelia Demon della famosa Carica, solo più esagerata in alcuni aspetti e decisamente troppo sopra le righe per poter sembrare credibile nel contesto in cui è calata.
Anche tecnicamente il film lascia molto a desiderare: animazione scadente, regia banale e fotografia assente. Si salvano solo poche cose dal marasma generale: il gabbiano Orville, la sequenza iniziale con palese citazione all’ONU e l’atmosfera di fondo che si respira nella seconda parte della pellicola, cupa, malinconica, ben riuscita.



4° POSIZIONE: LA PRINCIPESSA E IL RANOCCHIO (2009)
La Disney ha seguito un percorso ben preciso nel suo sviluppo fatto di molti alti e qualche basso, ma tutto, se visto ai giorni nostri, è servito a far maturare alla casa di produzione una coscienza artistica che nel tempo ha favorito lo sviluppo di veri e propri capolavori. Possiamo dire che negli anni la Disney si è evoluta passando dalla fiaba della mela avvelenata a San Fransokyo. Ciò che ha sempre fratto luccicare gli occhi agli appassionati di film d’animazione come me è il continuo rinnovamento, la continua ricerca di nuove ambientazioni inesplorate e la crescita dei modelli dei personaggi del passato. Con la Disney nulla è statico, nulla è stantio, tutto cambia e, magari seguendo una strada lunga e tortuosa, migliora.
Tutta questa premessa per dire che “La Principessa e Il Ranocchio” è la manovra commerciale più sbagliata e deplorevole della storia della casa di produzione di Topolino. Tornare al passato solo per vendere nuovi giocattoli e aggiungere un nuovo membro al novero delle commercialissime principesse. Non funziona nulla: storia banale ma soprattutto già vista, personaggi statici e spinti dai soliti inflazionati propositi, classico finale buonista, canzoni fastidiose, noiose e inutili. Tutto sbagliato dal principio. Ci vuole originalità e genuinità per rimanere nel cuore dei bambini.
Salvabili solo le molte citazioni introdotte per poter arrivare anche ad un pubblico più navigato, il ranocchio (anche se poco originale) e qualche scena d’animazione classica in 2D.



3° POSIZIONE: TARON E LA PENTOLA MAGICA (1985)
Il periodo buio in tutti i sensi. Questa volta la Disney decide di virare verso toni dark e la scelta in sé sembrerebbe anche interessante: ambientazione medievale, draghi, castelli, scheletri, maledizioni, destino, predestinazione, duelli. Le premesse per invertire il trend e rivoluzionare l’animazione americana c’erano tutte, ma i produttori non avevano fatto i conti con gli sceneggiatori e gli animatori. La storia crolla in maniera banale dopo i primi minuti di tensione, i personaggi e i dialoghi sembrano scritti da un bambino di cinque anni, ancor prima che impari a scrivere. Riguardando il film anni dopo ho provato vergogna ogni volta che la ragazza imprigionata nel castello o il menestrello aprivano la bocca per dire una sciocchezza. L’unica cosa che si può fare in questi casi è prenderla sul ridere, anche se i toni del film non lo prevedono, perché altrimenti sarebbe da piangere per la tristezza che certi dialoghi fanno venire. La trama viene sfruttata molto male e la tensione che si sarebbe potuta accumulare rimane ipotetica a causa di un paio di scelte davvero infelici. L’animazione è pessima, una delle peggiori della Disney; a tratti sembra di essere tornati negli anni ’30 con Biancaneve che si muove palesemente e a fatica su uno fondo statico. In questo film ogni sfondo è poco curato e il distacco tra la parte disegnata e immobile e i personaggi animati è fastidioso e inaccettabile nel 1985. Un film brutto in senso generale che pecca in ogni aspetto, minimamente encomiabile solo la scelta dell’ambientazione gotica e dei toni tenebrosi.



2° POSIZIONE: BOLT - UN EROE A QUATTRO ZAMPE (2008)
Peggio di un film brutto c’è solo un film inutile. È questo il caso di Bolt, primo film in 3D per la Disney. Bolt non ha niente in particolare che non va, ma non ha neanche qualcosa che va, sta nel mezzo, nella mediocrità dell’inutilità. Ambientazione anonima (perfino quella de “La Carica dei 101-2 Macchia un Eroe a Londra” è più ispirata), personaggi stereotipati e per niente carismatici, storia nata insieme all’uomo millenni fa. Nessuna innovazione, nessun pregio. Sfruttamento sfacciato dell’immagine dei dolci cagnolini per ingraziarsi i pareri di un pubblico infantile che un giorno riguarderà e rivaluterà questo titolo. Tecnicamente non eccelso anche se superiore ai primi esperimenti di computer grafica animata degli anni 2000. Un’ora buttata nel mezzo.



1° POSIZIONE: DINOSAURI (2000)
Perché? Perché quest’abominio è stato inserito nel filone dei classici? Semplicemente orribile.
Primo tentativo della Disney di realizzare un lungometraggio animato esclusivamente in CGI. Le premesse per un classico “usuale” c’erano, anche se l’ambientazione giurassica era già stata sfruttata ampiamente nella saga de “La Valle Incantata”, ma ogni scelta registica e di sceneggiatura è stata sbagliata clamorosamente. Trama piatta, personaggi insulsi, doppiaggio italiano pessimo, scene soporifere ma soprattutto le scelte stilistiche, derivate dall’uso della computer grafica, inqualificabili. I dinosauri sembrano tutti uguali e assumo a tratti lo stesso colore del terreno, si fatica a distinguerli tra loro e a distinguerli con l’ambientazione circostante. Trama che riprende l’estinzione dei grandi rettili e la reinterpreta riuscendo a ricavarne solo una lunga ed estenuante marcia verso l’acqua in cui vengono buttati completamente a caso speranza, violenza, amore e amicizia. Uno dei protagonisti più anonimi di sempre, debole anche esteticamente. Fotografia inesistente se non nella scena dei meteoriti. Nulla di salvabile.

Un film che non augurerei a nessuno di vedere, nemmeno al mio peggior nemico. Inguardabile.


E voi cosa ne pensate? quali sono secondo voi i classici Disney peggiori di sempre? ditelo con un commento. A presto con la prima parte della classifica dei migliori. 

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