venerdì 25 marzo 2016

NBT: BROOKLYN/CAROL

Oggi vi propongo una double feature, due film in un colpo solo: "Brooklyn" e "Carol". La distribuzione italiana ha trattato entrambi con poco riguardo quindi mi sono riproposto di ripagare il torto parlandovene qui. Spero di riuscire ad incuriosirvi tanto da farvi venir voglia di recuperare questi due splendidi film, qualora non l'abbiate già fatto ovviamente. Sappiate comunque che vi dovreste ritenere fortunati dato che questa settimana avevo in serbo ben altro destino per voi ma in ultima ho rinunciato ai miei propositi. L'articolone di commento alla nuova stagione di "Ciao Darwin" alla fine non si farà. Il buon nome del blog è salvo. Per ora.



"Brooklyn" (2015) è un film delizioso, molto emozionante e decisamente ben fatto. È la storia di una giovane irlandese (Saoirse Ronan) che a metà del secolo scorso decide di lasciare l'Irlanda e imbarcarsi per New York, dove spera di trovare fortuna, il suo cuore però non vuole saperne di abbandonare la verde patria e la giovane scoprirà che non è sufficiente attraversare l'oceano per dimenticare le proprie radici.
Se la protagonista di "Brooklyn" fosse stata inadeguata al ruolo, tutto il film sarebbe crollato come un castello di carte, fortunatamente Saoirse Ronan, attrice incredibilmente poliedrica, è ben più che adeguata ed è anzi la sua bravura ad elevare il film ad un livello superiore, merito probabilmente anche della sua affinità con il personaggio: anche lei infatti ha vissuto gran parte della sua vita tra l’Irlanda e New York proprio come la protagonista del film. La sua prestazione è ancora più sorprendente se consideriamo che ha solo 21 anni ed è stata in grado di gestire un ruolo da protagonista di grandissima intensità.
Brooklyn è una storia di emigrazione e di adattamento e devo ammettere che questi sono argomenti che personalmente mi colpiscono molto, non so bene il perché, ma le storie che si basano su questi temi mi emozionano sempre ed è probabilmente per questo che Brooklyn mi è piaciuto così tanto. Ad alcuni forse queste tematiche non diranno nulla e di conseguenza forse non apprezzeranno questo film ma comunque non posso fare a meno di consigliarvelo.


Carol” (2015) invece è un film drammatico/romantico diretto con intelligenza e bravura dall’ottimo Todd Haynes ed interpretato magistralmente da Cate Blanchett e Rooney Mara. In questo film Therese (Rooney Mara) è una giovane commessa in un negozio di giocattoli che vede la sua vita stravolta dall’incontro con Carol (Cate Blanchett), una donna stupenda che la farà innamorare perdutamente. Il film è ambientato nella New York degli anni 50 e, visto che in quel contesto storico le relazioni omosessuali erano viste come perverse, Carol e Therese si troveranno a dover lottare per poter rendere possibile un amore impossibile.  È meraviglioso come questo film sia delicato eppure incredibilmente potente, è una storia d’amore raccontata sottovoce che però risuona forte nell’anima.
Il regista Todd Haynes non si limita ad ambientare la sua storia negli anni 50 ma riesce a dar vita con grande abilità a quel periodo storico, rendendolo reale, tangibile. Gli autori del film sono riusciti a riportare alla vita le atmosfere che respiravano in quell’epoca, la cura dei dettagli nella ricostruzione storica è encomiabile, sembra quasi che abbiano preso una macchina del tempo e abbiano girato il film nel 1952.
In “Carol” le recitazione delle due protagoniste si mantiene sempre su livelli eccezionali, Rooney Mara (che per questa interpretazione ha ricevuto il premio alla migliore attrice allo scorso Festival di Cannes) trasforma questo film un’ennesima prova del suo talento e si conferma una delle attrici più capaci del panorama cinematografico attuale. Cate Blanchett dal canto suo è semplicemente perfetta nel suo ruolo, sembra che la parte si stata cucita su misura per lei.
Questo film è uno stupendo virtuosismo cinematografico che però si poggia su una storia emozionante e coinvolgente. Effettivamente ha un ritmo molto lento ma non per questo è da considerarsi un film noioso: il regista con grande bravura tiene viva l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine.



Oggi ho provato a commentare in modo più conciso due film invece di attenermi al solito commento lungo di un unico film, probabilmente riproporrò questa double feature altre volte in futuro quando sarà opportuno. Per ora ve saluto e ve ringrazio, forza Roma e abbasso Lazio.


Antonio Margheriti

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