venerdì 10 luglio 2015

COMMENTO WAYWARD EPISODIO PINES 8

Ci stiamo avvicinando alla conclusione di questa lunga e interessante esperienza televisiva e le aspettative ovviamente continuano a crescere in attesa di un finale che si prospetta risolutore e chiarificatore. In questo clima di attesa e mistero si posiziona in maniera non propriamente eccellente questo ottavo episodio. Dalla lentezza iniziale possiamo già dedurre la natura attendista della puntata: siamo di fronte ad un curato riempitivo, la preparazione per quello che verrà. Molti dubbi vengono completamente accantonati e alcuni personaggi chiave dei precedenti episodi, come Kate e Theresa, passano in secondo piano per dare più spazio al protagonista e soprattutto al duo Pilcher. Il vero fulcro dello show andato in onda ieri sera è stato infatti la crisi del corpo di controllo di WP. L’uomo a capo di tutto infatti non riesce più a gestire la macchina imperfetta e priva di libertà creata da lui stesso e si trova costretto tra due fuochi: da una parte i rivoltosi dispersi che tentano di abbattere la recensione elettrificata nella speranza di ritrovare i diritti sottratti loro dalla città-prigione e dall’altra l’insubordinazione (o “Tradimento”) del dipendente della sala di controllo. Pilcher, avendo perso il cieco appoggio della sorella e le redini dell’intero sistema, ha optato quindi per l’inasprimento delle punizioni e l’estensione di queste anche allo staff del progetto. Una scelta che, a mio parere, porterà l’intera comunità al collasso.


Intanto Ben è miracolosamente sopravvissuto ad un’esplosione che avrebbe ucciso qualunque essere umano (forzatura) e così facendo si è volutamente allontanato il personaggio dalle vicende centrali della città. Mi aspetto quindi un ruolo pressoché nullo del ragazzo nella prossima puntata e un ritorno nell’ultima, probabilmente per riportare il padre a ragionare dopo il presunto lavaggio del cervello di cui sospettano le protagoniste femminili.


La puntata quindi si conclude con la definitiva azione kamikaze di uno dei rivoltosi che, dopo essere riuscito a sfondare la famosa recensione che impedisce ai cittadini di scoprire la verità sul 4024, viene brutalmente ucciso e divorato dagli Abbie. Ciò apre quindi al prossimo episodio e all’imminente invasione delle creature mutanti. Il panico colpirà gli abitanti di WP e sarà lo sceriffo Burke a dover salvare la situazione, com’era fin dall’inizio nei piani lungimiranti dello scienziato. Mi aspetto quindi un episodio più confuso, ma anche più veloce e complesso nella struttura, perché molte storie dei singoli protagonisti dovranno essere riprese e preparate ad una degna conclusione.


Ancora non sappiamo effettivamente in che anno siamo e le reali intenzioni del despota Pilcher, non sappiamo chi ci fosse dall’altro capo della cornetta quando Kate chiamò appena giunta in città e non sappiamo soprattutto cosa contiene la botola. Ah quella botola. Dopo Lost io Adoro le botole. Ne farò mettere una in camera mia prima o poi. I misteri rimasti in piedi non sono molti ma appaiono abbastanza sostanziosi. C’è ancora un piccolo spiragli di possibilità che la situazione della città e del progetto in generale, spiegataci nella quinta e nella sesta puntata, possa essere nuovamente stravolta. Personalmente lo spero in quanto ciò rappresenterebbe la degna conclusione di una serie mistery nata e fondata sugli sconvolgenti colpi di scena. Credo che gli sceneggiatori siano consapevoli di ciò e tenteranno di non deludere gli spettatori (o fan? possiamo già definirci tali dopo aver guardato ed analizzato insieme otto episodi?). La volata finale è partita lenta, ancora in salita, ma la discesa è vicina. Le buche sono ancora pericolose ma il traguardo è visibile. Si potrebbe ancora sbagliare e rendere tutta la miniserie un buco nell’acqua, ma ancora per un po’ voglio credere che la fine ci stupirà tutti. Ci credo, attendiamo insieme.


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