giovedì 2 luglio 2015

NBT: BRUCE DICKINSON WITH LOVE

Avete presente il vostro cantante preferito? Il cantante che amate da quando eravate piccini piccini e che vi ha accompagnato per tutta l’adolescenza? Bene, Bruce Dickinson è meglio; Bruce Dickinson gli fa il culo chiunque egli sia. Bruce Dickinson gli caga in testa al vostro cantante preferito, poi gli fa il dito e si tromba sua moglie; perché lui può. E non è che lo fa semplicemente perché se lo può permettere, macchè! Mica lo fa perché è la migliore voce heavy metal di tutti i tempi, mica lo fa perché è più intelligente ed acculturato di voi e di tutta la vostra famiglia messi insieme, assolutamente no! Lo fa perché semplicemente gli va di farlo, gli piace darvi fastidio. Soprattutto se siete le solite noiose teste di cazzo pronte a bastian contrarizzare sempre e comunque contro di lui o contro gli Iron Maiden, tirando fuori le argomentazioni più disparate spesso profonde quanto un film di Michael Bay.


 E così, mentre gli haters passano il loro tempo a frantumare i coglioni su quanto l’era Di’Anno fosse meglio, di quanto i Maiden con lui siano monotoni (con una conoscenza della discografia che comunemente non va oltre The Number of The Beast) ed altre cazzate lui si prende il suo aereo e parte per nuove avventure, e se poi hai un aereo come questo nell’hangar, beh, diciamo che il suo livello di epicità rischia di innalzarsi a più di ottomila (“accipicchia”). Mi piacerebbe organizzare un bellissimo incontro, dove tutti i criticoni possano interagire con Bruce Dickinson in presa diretta in modo tale da venire sommersi dalla sua capacità oratoria, platinata da una laura in letteratura conseguita poco prima di entrare nei Maiden. Deh, Bruce è un po’ come Re Mida quando si tratta di songwriting, quando c’è di mezzo la sua mano qualcosa di interessante viene sempre fuori, dall’incredibile Revelation alla gigantesca Rime Of The Ancient Mariner, tanto per citare un paio di perle; e visto che è stata tirata in ballo, vi rendete conto di cosa i Maiden hanno fatto con quest’ultima canzone vero? Riassumere il poema di Coleridge in tredici minuti e mezzo, senza annoiare MAI, nemmeno un secondo, nemmeno uno piccolino piccolino. Il modo migliore per produrre cultura, ovvero attingere ad altra cultura e, in questo caso, la cultura è stata attinta in maniera sapiente da quel pozzo di conoscenza che è il nostro Bruce; un pozzo talmente profondo da dover staccare temporaneamente dalla Vergine per tutti gli anni novanta, per dedicarsi alla tanto agognata quanto prolifica  carriera solista, che gli ha permesso di esprimersi a 360 gradi, senza più essere limitato da Steve Harris e dalla sua autorità di ferro.


SBAM! Tattooed Millionaire, disco di puro hard rock nudo e crudo infarcito di critiche sociali; SCIAF, Balls To Picasso, disco più improntato all’ heavy, ma con quella spruzzatina di blues che non fa mai male; SLAM, Skunkworks, lavoro iper sperimentale nel quale Bruce tenta di unire libertà compositiva ad un minutaggio radiofonico; BOOM, Accident of Birth, semplicemente un piccolo capolavoro hard’n heavy; BOOOOOOM Chemical Wedding, semplicemente un enorme capolavoro hard’n heavy. Tra il 1990 di Tattooed Millionaire ed il 1998 di Chemical Wedding sono successe varie cose al nostro piccolo grande eroe (piccolo di statura s’intende, è alto un metro e una sigaretta) tra cui la più importante: si è tagliato i capelli ed è andato a lavorare. Il bello è che non vi sto prendendo per il culo, si è davvero tagliato i capelli in modo tale da poter fare il pilota di aeroplani a tempo pieno! Insomma dai, considerata l’importanza della chioma per un metallaro del suo calibro, questo è un gesto che profuma intensamente di passione.


 Bruce Dickinson pilota aerei, testa carri armati per Discovery Channel, canta per il gruppo heavy metal più iconico della storia, combatte a scherma, scrive libri, ha appena sconfitto un cancro alla lingua ed ha persino diretto un film su Aleister Crowley, eppure rimane sempre e comunque un amico; anzi, Bruce Dickinson è L'Amico per eccellenza, con cui bersi una birra e discutere di musica e cazzate. Che poi neanche lo conosco io, ma mi ha dato di più lui con la sua musica di quanto mi abbia mai dato chiunque altro, e per questo gli voglio bene.
Grazie vecchio mio, sei sempre il migliore.
Cristiano Chignola


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