Sfatiamo un mito ricorrente: non tutti i classici Disney
sono dei capolavori, anzi, alcuni di questi sono dei veri e propri prodotti
scadenti, privi di una trama interessante, di personaggi carismatici e talvolta
realizzati qualitativamente male. Passiamo quindi all’analisi dei cinque
classici più brutti in assoluto secondo me. Ovviamente tutti i pareri espressi
sono personali, non oggettivi, per cui se il vostro film preferito compare in
questa breve classifica o non siete d’accordo con i giudizi espressi non
adiratevi, piuttosto dite la vostra con un commento qui sotto o sui social.
Cominciamo…
5° POSIZIONE: LE AVVENTURE DI BIANCA E BERNIE (1977)
Se il seguito era entrato di diritto nella classifica dei
classici sottovalutati, “Le Avventure di Bianca e Bernie” finisce direttamente
nella flop 5. I due topini protagonisti sembrano a primo acchito mediamente
simpatici, ma alla lunga dimostrano di non essere in grado di reggere l’intero
film da soli e soprattutto Bianca diventa fastidiosa nel finale. Entrambi
comunque statici, poco pronti e brillanti. Mancano decisamente di mordente,
sarebbero stati discrete spalle comiche di un film più movimentato. Questa
pellicola infatti soffre di una lentezza eccessiva che pesa sul giudizio
complessivo; non riesce mai a coinvolgere lo spettatore fino in fondo e a tratti
risulta addirittura soporifera. La cattiva di turno è troppo simile a Crudelia
Demon della famosa Carica, solo più esagerata in alcuni aspetti e decisamente
troppo sopra le righe per poter sembrare credibile nel contesto in cui è
calata.
Anche tecnicamente il film lascia molto a desiderare:
animazione scadente, regia banale e fotografia assente. Si salvano solo poche
cose dal marasma generale: il gabbiano Orville, la sequenza iniziale con palese
citazione all’ONU e l’atmosfera di fondo che si respira nella seconda parte
della pellicola, cupa, malinconica, ben riuscita.
4° POSIZIONE: LA PRINCIPESSA E IL RANOCCHIO (2009)
La Disney ha seguito un percorso ben preciso nel suo
sviluppo fatto di molti alti e qualche basso, ma tutto, se visto ai giorni
nostri, è servito a far maturare alla casa di produzione una coscienza
artistica che nel tempo ha favorito lo sviluppo di veri e propri capolavori.
Possiamo dire che negli anni la Disney si è evoluta passando dalla fiaba della
mela avvelenata a San Fransokyo. Ciò che ha sempre fratto luccicare gli occhi
agli appassionati di film d’animazione come me è il continuo rinnovamento, la
continua ricerca di nuove ambientazioni inesplorate e la crescita dei modelli
dei personaggi del passato. Con la Disney nulla è statico, nulla è stantio,
tutto cambia e, magari seguendo una strada lunga e tortuosa, migliora.
Tutta questa premessa per dire che “La Principessa e Il
Ranocchio” è la manovra commerciale più sbagliata e deplorevole della storia
della casa di produzione di Topolino. Tornare al passato solo per vendere nuovi
giocattoli e aggiungere un nuovo membro al novero delle commercialissime
principesse. Non funziona nulla: storia banale ma soprattutto già vista,
personaggi statici e spinti dai soliti inflazionati propositi, classico finale
buonista, canzoni fastidiose, noiose e inutili. Tutto sbagliato dal principio. Ci
vuole originalità e genuinità per rimanere nel cuore dei bambini.
Salvabili solo le molte citazioni introdotte per poter
arrivare anche ad un pubblico più navigato, il ranocchio (anche se poco originale)
e qualche scena d’animazione classica in 2D.
3° POSIZIONE: TARON E LA PENTOLA MAGICA (1985)
Il periodo buio in tutti i sensi. Questa volta la Disney
decide di virare verso toni dark e la scelta in sé sembrerebbe anche
interessante: ambientazione medievale, draghi, castelli, scheletri,
maledizioni, destino, predestinazione, duelli. Le premesse per invertire il
trend e rivoluzionare l’animazione americana c’erano tutte, ma i produttori non
avevano fatto i conti con gli sceneggiatori e gli animatori. La storia crolla
in maniera banale dopo i primi minuti di tensione, i personaggi e i dialoghi
sembrano scritti da un bambino di cinque anni, ancor prima che impari a
scrivere. Riguardando il film anni dopo ho provato vergogna ogni volta che la
ragazza imprigionata nel castello o il menestrello aprivano la bocca per dire
una sciocchezza. L’unica cosa che si può fare in questi casi è prenderla sul
ridere, anche se i toni del film non lo prevedono, perché altrimenti sarebbe da
piangere per la tristezza che certi dialoghi fanno venire. La trama viene
sfruttata molto male e la tensione che si sarebbe potuta accumulare rimane
ipotetica a causa di un paio di scelte davvero infelici. L’animazione è
pessima, una delle peggiori della Disney; a tratti sembra di essere tornati
negli anni ’30 con Biancaneve che si muove palesemente e a fatica su uno fondo
statico. In questo film ogni sfondo è poco curato e il distacco tra la parte
disegnata e immobile e i personaggi animati è fastidioso e inaccettabile nel
1985. Un film brutto in senso generale che pecca in ogni aspetto, minimamente
encomiabile solo la scelta dell’ambientazione gotica e dei toni tenebrosi.
2° POSIZIONE: BOLT - UN EROE A QUATTRO ZAMPE (2008)
Peggio di un film brutto c’è solo un film inutile. È questo
il caso di Bolt, primo film in 3D per la Disney. Bolt non ha niente in
particolare che non va, ma non ha neanche qualcosa che va, sta nel mezzo, nella
mediocrità dell’inutilità. Ambientazione anonima (perfino quella de “La Carica
dei 101-2 Macchia un Eroe a Londra” è più ispirata), personaggi stereotipati e
per niente carismatici, storia nata insieme all’uomo millenni fa. Nessuna innovazione,
nessun pregio. Sfruttamento sfacciato dell’immagine dei dolci cagnolini per
ingraziarsi i pareri di un pubblico infantile che un giorno riguarderà e
rivaluterà questo titolo. Tecnicamente non eccelso anche se superiore ai primi
esperimenti di computer grafica animata degli anni 2000. Un’ora buttata nel
mezzo.
1° POSIZIONE: DINOSAURI (2000)
Perché? Perché quest’abominio è stato inserito nel filone
dei classici? Semplicemente orribile.
Primo tentativo della Disney di realizzare un
lungometraggio animato esclusivamente in CGI. Le premesse per un classico “usuale”
c’erano, anche se l’ambientazione giurassica era già stata sfruttata ampiamente
nella saga de “La Valle Incantata”, ma ogni scelta registica e di sceneggiatura
è stata sbagliata clamorosamente. Trama piatta, personaggi insulsi, doppiaggio
italiano pessimo, scene soporifere ma soprattutto le scelte stilistiche, derivate
dall’uso della computer grafica, inqualificabili. I dinosauri sembrano tutti uguali
e assumo a tratti lo stesso colore del terreno, si fatica a distinguerli tra
loro e a distinguerli con l’ambientazione circostante. Trama che riprende l’estinzione
dei grandi rettili e la reinterpreta riuscendo a ricavarne solo una lunga ed
estenuante marcia verso l’acqua in cui vengono buttati completamente a caso speranza,
violenza, amore e amicizia. Uno dei protagonisti più anonimi di sempre, debole
anche esteticamente. Fotografia inesistente se non nella scena dei meteoriti. Nulla di salvabile.
Un film che non augurerei a nessuno di vedere, nemmeno al
mio peggior nemico. Inguardabile.
E voi cosa ne pensate? quali sono secondo voi i classici Disney peggiori di sempre? ditelo con un commento. A presto con la prima parte della classifica dei migliori.
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