venerdì 4 novembre 2016

FINALE

Siamo giunti finalmente alla fine di questa storia. Abbiamo incontrato alcune persone, qualche personalità e molti personaggi.  Facciamo così: avete presente quei film in cui alla fine una voce narrante tira le fila del discorso e racconta ciò che è venuto dopo? Le mie lettere la parola, le immagini la vostra fantasia.

Marco ha lasciato l’università per cercare lavoro, ma questo si era nascosto bene. Non l’ha trovato ed è tornato a studiare.

Luca continua a tornare tardi la notte. La madre lo rimprovera, il padre non si vede. Ormai il ragazzo è diventato un essere mitologico: metà uomo e metà buio.

Marika ama ancora Luca, ma sempre di nascosto. Ha detto che un giorno gli parlerà, forse non si vedranno più. Orari diversi.



Giulia si è trasferita nella vecchia casa della nonna. L’ha riarredata all’Ikea e ora ci vive con due gatti e un pesciolino rosso. Adesso la boccia è più grande. Ogni tanto guarda la carta da parati alle pareti, una carta un po’ chic, ma le ricorda la saggia donna che si dondolava in soggiorno, e questo la fa sorridere, anche quando sente il peggio.

Matteo non parla più a Marco da quel giorno dai toni accesi, ma spera che le cose possano sistemarsi. Intanto continua a studiare, a scrivere canzoni per il gruppo di Laura, a credere che il mondo potrebbe essere migliore. Intanto fa la raccolta differenziata.

Greta e Tommaso si sono lasciati dopo poco tempo. Quello che era un amore travolgente si è consumato in meno di un’estate. Ma forse è meglio così, lui votava a destra, lei aveva il poster di Togliatti in camera.

Laura sapeva della partenza di Riccardo. Ha cercato in tutti i modi di trattenerlo, di fargli cambiare idea, di convincerlo che la libertà è anche qui, ma il vento soffiava verso est. Ora ha tappezzato la città di volantini alla ricerca di un bassista.

Monica ed Enrico si sono sposati, contro tutti e tutti. Una cerimonia sobria, tranne forse che per la cover riarrangiata da Laura di One dei Metallica dopo l’eucarestia. Oggi dovrebbero tornare dalla luna di miele. Spero che il loro fuoco arda per sempre.

Jacopo fotografa ancora quella ragazza con i capelli rossi che abita di fronte. La ammira quando si scioglie i lunghi capelli e li pettina leggera. Un po’ arte, un po’ poesia. Un po’ passibile di denuncia.

Giacomo ci ha lasciati, alla fine non ha vinto, ma non ha neanche perso. Chi può rimproverarti dopo una prestazione del genere? Dopo una vita del genere?

Anna ha in grembo un frutto e uno lo mangia. La chiamano fame da gravidanza, altri “Comincio da lunedì”. Pochi giorni fa ha trovato il coraggio di dirlo ai genitori mentre passeggiava per le colorate vie del centro, ma nessuno ancora conosce l’identità del padre. Qualcuno giura sia Luca, Luca giura sia la Forza. Quando la passione prende il sopravvento.

Francesca è fissa. Ha un lavoro fisso, anche se modesto, un posto fisso al cinema ogni settimana, il CD degli Of Monster and Man fisso in macchina. Quello che le manca è solo un po’ d’amore. Fisso.

Ettore ha lasciato il locale che aveva preso con Giulia, forse non era il suo sogno. Ha riallacciato i rapporti con Matteo dopo tanto tempo, ora vorrebbe tornare a scrivere a quattro mani come facevano un tempo, che sia questo il suo sogno?

Margherita, la ragazza con i capelli rossi della finestra sul cortile di Jacopo, sogna e continua a sognare. Un giorno si sveglierà, senza molti fronzoli sparsi per il mondo, ma avrà sognato bene.

Qualche sera fa si sono ritrovati da Giulia. C'erano tutti o quasi. Mancavano gli sposini, Marco (per evitare di incontrare Matteo) e ovviamente Riccardo.

Riccardo ha lasciato tutto ed è partito all’avventura, senza neanche salutare. Tommaso e Giulia sono andati a casa sua e hanno trovato un biglietto attaccato alla porta “Vado, forse torno”. Forse tornerà, forse no. Forse rimarrà per sempre perso in questo intreccio di sguardi che chiamiamo vita. Questo luogo in cui restare per sentire ancora il sangue correre e trepidare. Quel percorso che ha condiviso con gli altri personaggi di questa storia e oggi sta condividendo su qualcun altro. Sempre sotto lo stesso cielo.
Ma la storia non finisce qui. Lo spirito che ha animato loro continuerà a fluire di racconto in racconto, di pioggia in pioggia, e ciò renderà immortali tutti noi che ogni giorno balliamo insieme, in cerchio.

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