lunedì 10 ottobre 2016

WAYWARD PINES 2 - COMMENTO EPISODIO 8

Tempo fa vidi l’intervista di Zerocalcare da Cattelan. In tale intervista scherzosa e scanzonata vi era anche una domanda relativa alle serie tv viste dal fumettista. Solo ora ricollego le parole di Zero a Wayward Pines. Egli distingue le serie in tre categorie: quelle scadenti, quelle scritte meglio ma che si lasciano guardare in sottofondo e quelle impegnative. Con questo ottavo episodio, Wayward Pines ha definitivamente deciso di associarsi alla categoria delle serie da guardare in sottofondo. È possibile fare ciò solo quando tutto ciò che avviene sullo schermo e al di là dello schermo viene spiegato da una voce narrante o dai personaggi stessi. La voce esterna, che all’inizio di ogni episodio fa un rapido recap, poteva già essere un presagio (di morte), ma è con la scena di Jason accanto al letto di morte di Megan: per rendere la serie perfettamente in linea col modello “laguardomentremangioeaggiornolahomedifacebook”, il despota mette da parte la logica comune per rivolgere un discorso banale e stereotipato alla mentore defunta e uccisa dall’Abby donna. Una tristezza inenarrabile.


E mentre il giovane leader medita vendetta contro le aberrazioni, la situazione globale si appiattisce sulle differenze di genere e sulle categorie consuete di bene e male. Le possibilità di dare vita a personaggio tridimensionali, combattuti al loro interno, ha lasciato posto alla caratterizzazione dei libri per bambini in cui i cattivi hanno su di loro tutte le colpe perché hanno peccato in origine e i buoni invece vengono assolti da tutte le loro colpe dopo la rivelazione dell’origine dei mali. Nel 2016 siamo abituati a ben altro, siamo figli di John Locke e Walter White, due meravigliosi esempi del livello di profondità che hanno raggiunto i personaggi delle serie tv al giorno d’oggi. Provare ancora a far generare ogni male dall’invasione di un territorio avvenuta decenni prima e credere di poter far derivare l’intera caratterizzazione morale dei personaggi da questo elemento di trama è ormai storia passata. Wayward Pines 2 era già superata prima di cominciare, se le premesse alla rivolta sono queste. Nel nuovo quadro generale gli Abby hanno dalla loro la ragione di aver agito per secondi e gli uomini le colpe delle generazioni precedenti, che come sempre ricadono sui posteri. Troppo facile, troppo scontato.


Rimane invece interessante la scelta di ampliare e rendere vivo il contesto distopico in cui gli scongelati si sono ritrovati. Ancora una volta, con la scusa dell’armamento della popolazione civile, abbiamo assistito a tensioni e scontri diretti tra le varie fazioni che compongono una società fallita negli intenti e nei risultati. Come dice Yedlin “Questa città non funziona!”, e non funziona proprio per la sua vicinanza ai peggiori regimi del Secolo Breve. Momenti interessanti che sono stati però diluiti troppo nel corso della seconda stagione, risultando meno trainanti di come sarebbero potuti essere.

Sostanzialmente questo terzultimo episodio potrebbe essere riassunto in una forsennata caccia alle streghe che non ha dato gli esiti sperati. Margareth ha messo in scacco decine di soldati armati ed è riuscita a raggiungere i suoi, venendo però ferita. Come sia arrivata in città rimane ancora un mistero, quello che è certo è lo scontro aperto che si prospetta all’orizzonte. Come anticipato nei precedenti capitoli, vedo tre fronti distinti, a meno che non cambino alcune dinamiche interne alla città: gli Abby, i rivoltosi e l’esercito. L’anima ribelle dei costretti alla crioconservazione non è sopita affatto e presto esploderà nuovamente, in attesa del ritorno di Ben. Il ritorno di Ben rappresenta sempre più una possibilità concreta, dopo che è stata svelata la vera natura delle aberrazioni, in realtà pacifiche e riservate, a differenza di quanto ci era stato mostrato per due generazioni. Ben potrebbe essere stato catturato e posto in una buca profonda, oppure potrebbe essere stato accolto nella comunità dei nuovi umani in ogni caso vedo difficile un totale distacco tra il finale della prima e quello della seconda stagione. Qualcosa tornerà dal passato, altrimenti sarà un flop senza precedenti.

Nessun commento: