giovedì 25 giugno 2015

NBT: IT FOLLOWS

David Robert Mitchell. Fino a qualche tempo fa non sapevo chi fosse. Ora dopo aver visto il suo horror “It follows” lo voglio sposare. Sul serio. Voglio andare in Irlanda e sposare quest’uomo. Gli voglio regalare un mese di Xbox Live Gold. Voglio dargli una mano a stirare le camice. Vado all’Esselunga e gli faccio la spesa. Voglio dedicargli una canzone folk.  Gli sistemo il garage. Porto sua figlia dal dentista. Gli erigo un mausoleo, una piramide, un cenotafio… qualcosa insomma.
David Robert Mitchell (per gli amici Dave) è un regista americano che con “It Follows” mi ha fatto innamorare. Questo film non solo è un horror splendido ma è anche uno spaccato della vita dei “suburbia teenagers” negli Stati Uniti oltre ad essere una prova di abilità registica straordinaria.



La trama del film è già nel titolo: “It Follows”. Ti seguirà (ma non su Instagram) e non ci sarà riparo sicuro perché non smetterà mai di cercarti. Ma chi? È uno zombie multiforme capace di prendere le sembianze di qualsiasi essere umano. Segue tutti coloro che cadono vittima di una oscura maledizione che si trasmette mediante rapporti sessuali (io possodormire sonni tranquilli allora). Il film a detta del regista prende spunto da una serie di sogni terrificanti avuti quand’era ragazzo. La paura di essere seguito sembra fosse un suo chiodo fisso e quando un regista porta sullo schermo le sue stesse fobie e ossessioni i risultati non sono mai banali.



Il film si ispira alla tradizione classica dell’horror e in particolar modo ai film di Carpenter (“It follows” richiama un altro titolo composto da pronome personale + verbo: “They Live”). Il regista dimostra di essere un grande esperto delle meccaniche dell’horror giocando con uno degli elementi essenziali del genere: l’erotismo. Il sesso in questo film diventa elemento di trasmissione della maledizione. Questo significa condannare una persona ad un destino orribile mediante un atto che dovrebbe essere l’apoteosi dell’amore. Piuttosto deviato no?
Dalla prima scena all’ultima la regia è elegante e raffinata. L’abilità del regista è palese così come pure la sua capacità innata di saper creare tensione e all’occorrenza repulsione nello spettatore (soprattutto in una scena dove un ragazzo viene letteralmente ****** da *** *****) ma allo stesso modo sa affrontare certe scene con una delicatezza inconsueta per un film di questo genere. Sono rimasto sorpreso soprattutto dall’attenzione per i particolari: anche i più piccoli dettagli sono messi a fuoco con una bravura eccezionale.



Vi assicuro che questi complimenti il film se li merita tutti. Quel che più mi entusiasma è che questo è solo il secondo film del regista, ciò vuol dire che ha tutta una carriera davanti a sé e a giudicare da quanto visto finora c’è da augurarsi che in futuro possa regalarci grandi soddisfazioni.

“It follows” è un film del 2014 che negli Stati Uniti è uscito ad aprile di quest’anno mentre in Italia forse non uscirà mai essendo un film indipendente. Vi consiglio di procurarvelo facendo ricorso a tutte le vostre risorse ( https://www.youtube.com/watch?v=Th6PW5VwDFI ).

Antonio Margheriti

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