martedì 9 giugno 2015

FLOP 10 CINECOMICS MARVEL - PRIMA PARTE

Il solo fatto che per una TOP 5 esista una FLOP 10 dovrebbe già suggerire quanti film tratti dai fumetti Marvel si siano rivelati poi dei flop, più o meno clamorosi, e quanto, a conti fatti, dal mio punto di vista, il livello medio dei prodotti supereroistici contemporanei sia a tratti infimo; elogiato ed innalzato dai fanboy e da manovre di marketing ragionate. Mi viene da pensare che le eccezioni siano i prodotti godibili, anziché le ignobili commercialate vuote di contenuti realmente interessanti.
Ci tenevo poi a precisare che, per ogni saga Marvel, è stato inserito un singolo film, il peggiore, per evitare ripetizioni e classifiche interminabili. Vorrei anche aggiungere che, specialmente in questa prima parte, la differenza tra due titoli in posizioni adiacenti è assai sottile, talvolta pressoché nulla. Passiamo quindi all’analisi dei film dalla decima alla sesta posizione.



10° POSIZIONE: The Incredible Hulk (2007)
Il meno brutto dei brutti, il meno peggio. Dopo il primo capitolo introspettivo e riflessivo diretto dal celebre Ang Lee, il cappellino con visiera con su scritto “Director” è passato sulla testa di Leterrier, e il cambio si è sentito. The Incredible Hulk, a dispetto di un cast eccelso (con il mio amato Edward Norton nel ruolo di protagonista) e di un budget invidiabile, risulta essere un’accozzagli di elementi action che stonano con la doppia natura dell’eroe verde. Dopo un inizio in medias res, il film si perde, si dilunga e annoia senza infamia né lode. A tratti cerca di essere un action, a tratti un thriller psicologico, a tratti un road movie, ma non riesce mai ad mantenere una linea definita per più di un quarto d’ora.  Prodotto sottotono ed evitabile, anche se più originale in quanto realizzato prima della rivoluzione ironmaniana; un po’ come la globalizzazione.



9° POSIZIONE: The Amazing Spiderman 2 - Il Potere Di Electro (2014)
Non posso dire che in generale questo film non mi sia piaciuto; il suo lavoro di mero intrattenimento lo fa, ma presenta troppe falle, troppe debolezze, troppe incertezze. Ogni colpo di scena, se così possiamo chiamarlo, è telefonato a partire dal primo secondo della pellicola, morte che stravolge la vita del protagonista nel finale compresa. Mai una sorpresa. I nemici poi falliscono miseramente: in tre non riescono mai a sembrare davvero minacciosi, non riempiono mai lo schermo senza la presenza pesante dell’Uomo Ragno; poco carisma e profilo psicologico abbozzato e stereotipato. Rhino comparsata, Electro ridicolo, Goblin irritante. Anche le rivelazioni sul passato del protagonista annoiano e non convincono.
La storia d’amore di Spiderman e Gwen sembra quella di Dawson’s Creek (con annessa scena in lacrimoni), ma almeno ci regala Emma Stone, vero punto di forza dell’intera saga.



8° POSIZIONE: Thor (2011)
Film del filone degli Avengers con la talentuosa Natalie Portman e il palestratissimo Chris Hemsworth. Già la scelta del cast denota la volontà dei Marvel Studios di ampliare il loro pubblico e di aprirsi anche ai neofiti dei fumetti; una svendita di un prodotto che una volta era per soli nerd insomma.
Il film è realizzato bene, ottimo il dualismo Asgard - Terra. Il grande problema dell’intera pellicola sono però i tempi: tutti clamorosamente sbagliati. La cacciata di Thor, l’arrivo sulla Terra, l’amore con la bella scienziata, ma soprattutto il cambiamento del protagonista. In un giorno sul nostro pianeta questo dio fiero e alquanto chiuso al mondo esterno si innamora, si redime, scopre l’uguaglianza delle popolazioni dell’universo e riacquista i poteri. Tutto in un solo dannato giorno. UNO. Oltre a ciò altre sciocchezze in fase di scrittura minano la credibilità di un titolo che cade troppo spesso nel banale. Se non ci fosse stato Loki credo avreste letto di questo film la prossima settimana.


7° POSIZIONE: Iron Man 3 (2013)
La svolta dark dell’uomo con l’armatura che vuole ricalcare quanto fatto da Nolan con l’uomo pipistrello. Il film, ancora una volta, rientra nel novero dei prodotti Marvel realizzati bene ma scritti coi piedi. Quando tutti voltano le spalle al simpaticissimo Robert Downey Jr. avrei voglia di voltargliele anch’io. Una serie di eventi incoerenti e campati in aria che di dark non hanno niente e un villain, il fantomatico Mandarino interpretto da Gandhi in persona, che non è un villain ma un impostore, un fantoccio, un burattino. Delusione.
Il problema principale di questo film è forse il trailerche ha creato false aspettative: tragicità, phatos, armature che si scagliano contro lo stesso Iron Man. Niente di tutto ciò. Il film è la solita commediola mal riuscita. Niente di nuovo.



6° POSIZIONE: Wolverine - L’Immortale (2013)
Gli X-Men. La seconda saga dal punto di vista cronologico per la Marvel. Una serie che fa della pluralità del gruppo di mutanti  il suo vanto diventa una sottoserie incentrata su un solo protagonista, Wolverine appunto. Se Wolverine - Le Origini poteva essere divertente preso come semplice concentrato d’azione e dimostrava di avere una trama abbastanza interessante (carino anche per la presenza del presunto assassino della mamma di Sidney Prescott), il suo sequel indiretto si rivela essere solamente una trashata senza capo né coda. Logan è turbato dalla morte di Jean e allora viaggia fino in Giappone dove ci sono robot samurai che combattono con le spade sui tetti, il tutto condito da magnati e clan che vogliono i poteri del mutante. Lo vedete da soli che non regge. Non regge niente. Oltretutto è anche soporifero oltre ad essere terribilmente brutto e nella continuity della saga nel suo complesso non conta nulla, se non per la solita scena successiv ai titoli di coda. Hugh Jackman però è sempre Hugh Jackman, non c’è niente da fare.


Per oggi la nostra avventura nella faccia oscura della Marvel finisce qui. Vi prometto che la prossima settimana analizzeremo perle di rara bruttezza, film orribili a di là del fatto di essere tratti dai fumetti, abomini che nessuno dovrebbe vedere. MAI.

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