Ci stiamo avvicinando alla conclusione di questa lunga e
interessante esperienza televisiva e le aspettative ovviamente continuano a
crescere in attesa di un finale che si prospetta risolutore e chiarificatore.
In questo clima di attesa e mistero si posiziona in maniera non propriamente
eccellente questo ottavo episodio. Dalla lentezza iniziale possiamo già dedurre
la natura attendista della puntata: siamo di fronte ad un curato riempitivo, la
preparazione per quello che verrà. Molti dubbi vengono completamente
accantonati e alcuni personaggi chiave dei precedenti episodi, come Kate e
Theresa, passano in secondo piano per dare più spazio al protagonista e
soprattutto al duo Pilcher. Il vero fulcro dello show andato in onda ieri sera
è stato infatti la crisi del corpo di controllo di WP. L’uomo a capo di tutto
infatti non riesce più a gestire la macchina imperfetta e priva di libertà
creata da lui stesso e si trova costretto tra due fuochi: da una parte i
rivoltosi dispersi che tentano di abbattere la recensione elettrificata nella
speranza di ritrovare i diritti sottratti loro dalla città-prigione e
dall’altra l’insubordinazione (o “Tradimento”) del dipendente della sala di
controllo. Pilcher, avendo perso il cieco appoggio della sorella e le redini
dell’intero sistema, ha optato quindi per l’inasprimento delle punizioni e
l’estensione di queste anche allo staff del progetto. Una scelta che, a mio
parere, porterà l’intera comunità al collasso.
Intanto Ben è miracolosamente
sopravvissuto ad un’esplosione che avrebbe ucciso qualunque essere umano
(forzatura) e così facendo si è volutamente allontanato il personaggio dalle
vicende centrali della città. Mi aspetto quindi un ruolo pressoché nullo del
ragazzo nella prossima puntata e un ritorno nell’ultima, probabilmente per
riportare il padre a ragionare dopo il presunto lavaggio del cervello di cui
sospettano le protagoniste femminili.
La puntata quindi si conclude con la definitiva azione
kamikaze di uno dei rivoltosi che, dopo essere riuscito a sfondare la famosa recensione
che impedisce ai cittadini di scoprire la verità sul 4024, viene brutalmente
ucciso e divorato dagli Abbie. Ciò apre quindi al prossimo episodio e
all’imminente invasione delle creature mutanti. Il panico colpirà gli abitanti
di WP e sarà lo sceriffo Burke a dover salvare la situazione, com’era fin dall’inizio
nei piani lungimiranti dello scienziato. Mi aspetto quindi un episodio più
confuso, ma anche più veloce e complesso nella struttura, perché molte storie
dei singoli protagonisti dovranno essere riprese e preparate ad una degna
conclusione.
Ancora non sappiamo effettivamente in che anno siamo e le
reali intenzioni del despota Pilcher, non sappiamo chi ci fosse dall’altro capo
della cornetta quando Kate chiamò appena giunta in città e non sappiamo
soprattutto cosa contiene la botola. Ah quella botola. Dopo Lost io Adoro le
botole. Ne farò mettere una in camera mia prima o poi. I misteri rimasti in
piedi non sono molti ma appaiono abbastanza sostanziosi. C’è ancora un piccolo
spiragli di possibilità che la situazione della città e del progetto in
generale, spiegataci nella quinta e nella sesta puntata, possa essere
nuovamente stravolta. Personalmente lo spero in quanto ciò rappresenterebbe la
degna conclusione di una serie mistery nata e fondata sugli sconvolgenti colpi
di scena. Credo che gli sceneggiatori siano consapevoli di ciò e tenteranno di
non deludere gli spettatori (o fan? possiamo già definirci tali dopo aver
guardato ed analizzato insieme otto episodi?). La volata finale è partita
lenta, ancora in salita, ma la discesa è vicina. Le buche sono ancora
pericolose ma il traguardo è visibile. Si potrebbe ancora sbagliare e rendere
tutta la miniserie un buco nell’acqua, ma ancora per un po’ voglio credere che
la fine ci stupirà tutti. Ci credo, attendiamo insieme.
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