È decisamente emblematico come l’episodio peggiore dell’intera
serie coincida esattamente con l’epilogo. Un’accozzaglia indefinita di tutto
ciò che non avrei e avremmo voluto mai vedere in questo viaggio chiamato
Wayward Pines. Tralasciando la banalità delle scelte, le interpretazioni
scadenti e il finale di cui parlerò in seguito, ciò che più mi ha fatto
storcere il naso è stata la scrittura scellerata e infantile dei dialoghi. Banalità su
banalità che hanno avuto l’unico risultato di regalarmi un sorriso gratuito per
tutta la durata dell’episodio e oltre. Indubbiamente un calo clamoroso nel
livello medio della serie. Nuovi personaggi buttati a caso, rapporti che
cambiano, battute campate in aria. Tutto molto brutto.
Sostanzialmente la trama della fine si compone di
semplici tasselli incastrati a forza: Pilcher spegne le luci per resettare il
blocco B (previsto una settimana fa), Ethan riunisce tutti e, dopo minuti di
guerriglia urbana contro i mutanti al limite del ridicolo, si dirige verso la residenza del
creatore per ribaltare la situazione. Nel tragitto però vari ostacoli si
interpongono tra il protagonista e l’obiettivo tanto ardito quali gli abbie e
la prima generazione in rivolta. Ciò porterà Ethan a sacrificarsi per
consentire la sopravvivenza della specie umana. Poi stacco. Time skip e finale
aperto.
Parliamo quindi dei colpi di scena che hanno
caratterizzato questo finale, ossia la morte del protagonista e la scena finale
in cui Ben si sveglia dopo tre anni di ibernazione. Il primo era annunciato
chiaramente da quando il buon agente ha ricevuto in omaggio della dinamite da
far saltare al momento opportuno. Esplosivi e zombie. Will Smith e Sam vi
dicono qualcosa? In ogni caso una sequenza in sé abbastanza riuscita e per
certi versi commovente se siete riusciti ad immedesimarvi nel personaggio nel
corso di dieci lunghi episodi (cosa che io non sono stato in grado di fare).
Il finale invece è assai ambiguo nella sua apertura. Non ho ancora maturato un parere definito riguardo ad esso. Nella sua costruzione credo sia buono, perfetto nella scelta del time skip e del vedo-non vedo legato alla rivolta dell’ormai celeberrima prima generazione. L’aspetto che in realtà stana a mio parere del finale aperto è proprio l’apertura. Quando abbiamo cominciato a vedere WP la Fox ci aveva promesso un serial limitato ad una sola stagione, un prodotto fatto e finito che aveva nella sua brevità un plauso, una freschezza estiva che ha garantito alla serie il successo planetario che effettivamente ha riscosso. È come se la casa di produzione e Shyamalan ci avessero traditi promettendo senza mantenere e, cosa peggiore, annunciando appena pochi giorni fa la volontà di non produrre una seconda stagione di WP che vada a riprendere il filo dove la prima si era interrotta. Una notizia che avevo accolto con entusiasmo qualche giorno fa ma che ora pare decisamente fuori luogo. Credo alla fine si realizzi un seguito. Il finale in sé è così appeso da non poter essere lasciato così, è evidente si sia pensato ad un seguito con protagonista il giovane Ben nel ruolo che fu del padre, il compianto Matt Dillon. Chi vivrà vedrà.
Il finale invece è assai ambiguo nella sua apertura. Non ho ancora maturato un parere definito riguardo ad esso. Nella sua costruzione credo sia buono, perfetto nella scelta del time skip e del vedo-non vedo legato alla rivolta dell’ormai celeberrima prima generazione. L’aspetto che in realtà stana a mio parere del finale aperto è proprio l’apertura. Quando abbiamo cominciato a vedere WP la Fox ci aveva promesso un serial limitato ad una sola stagione, un prodotto fatto e finito che aveva nella sua brevità un plauso, una freschezza estiva che ha garantito alla serie il successo planetario che effettivamente ha riscosso. È come se la casa di produzione e Shyamalan ci avessero traditi promettendo senza mantenere e, cosa peggiore, annunciando appena pochi giorni fa la volontà di non produrre una seconda stagione di WP che vada a riprendere il filo dove la prima si era interrotta. Una notizia che avevo accolto con entusiasmo qualche giorno fa ma che ora pare decisamente fuori luogo. Credo alla fine si realizzi un seguito. Il finale in sé è così appeso da non poter essere lasciato così, è evidente si sia pensato ad un seguito con protagonista il giovane Ben nel ruolo che fu del padre, il compianto Matt Dillon. Chi vivrà vedrà.
Ora passiamo ad un’analisi generale della prima e forse
ultima stagione di WP. Che dire? Ha fallito, anche abbastanza clamorosamente
aggiungerei. Quelle che erano le promesse fatte in partenza sono state
mantenute fino al quinto episodio, poi la serie ha cominciato ad accartocciarsi
su se stessa, come se non riuscisse a sostenere il peso delle aspettative
create da un paio di episodi davvero ben fatti. Fin quando è stato il mistero
il fulcro dell’opera si poteva chiudere anche più di un occhio su eventuali
forzature e banalità gratuite, ma senza di esso no. Una serie mascherata da
qualcos'altro che, una volta indossate tutte le maschere si è dimostrata senza
volto, senza coraggio e senza idee innovative che potessero renderla diversa
dalla massa di prodotti banali da cui siamo circondati. WP ha mescolato così
tante volte le carte che nelle ultime tre puntate si è ritrovata senza una mano
degna, senza jolly. Non tutto è però da buttare; la serie ha infatti avuto
degli inaspettati ma notevoli picchi che hanno dimostrato comunque delle doti
di scrittura sopra la norma. Grazie a tali picchi la serie è riuscita comunque,
nel bene o nel male, ad intrattenere, a tenere attiva la mente dello spettatore
facendolo esercitare nell’immaginazione di plausibili spiegazioni per la marea
di eventi misteriosi che caratterizzavano la città rinchiusa. Un’esperienza non
definitiva (a differenza di quelli sull’Isola) che verrà ricordata molto più
per quello che poteva essere ma non è stata piuttosto che per quello che in
realtà ha offerto al pubblico di affezionati che ogni settimana hanno letto
questo blog e indirettamente discusso con me.
Per cui non mi resta che ringraziare tutti i fedelissimi
e gli occasionali, quelli che mi hanno sostenuto e quelli che WP non sanno
neanche cos’è. A presto, in attesa di un nuovo fenomeno come Wayward Pines o
magari no, magari meglio di no. Ma poi erano davvero nel 4028? Secondo me no.
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