“È decisamente emblematico
come l’episodio peggiore dell’intera
serie coincida esattamente con l’epilogo.”
E ci risiamo. Passano gli
anni ma non passa la speranza di vivere qualcosa di indimenticabile,
un’esperienza come Lost. Ma poi bisogna fare i conti con la realtà, con i
problemi di una serie mediocre e l’effettiva povertà di questa seconda
stagione. Nonostante alcuni episodi ben riusciti, soprattutto nel momento in
cui è stato introdotto il personaggio di Margareth, il finale di questa seconda
stagione è il modo peggiore con cui poteva chiudersi l’intero spettacolino
imbarazzante. Attendevamo da settimane uno scontro aperto tra le varie fazioni,
aspettavamo con ansia che si svelassero i misteri più segreti delle aberrazioni
e della loro organizzazione sottotraccia, invece tutto ciò che abbiamo ottenuto
è una serie di consultazioni pedanti e inconcludenti che simulano l’attesa di
qualcosa di ingestibile, ma che culminano in poche scene antiadrenaliniche e
molte, troppe scelte sbagliate.
Jason era sembrato
spacciato già dalla fine del nono episodio, ma gli sceneggiatori hanno deciso
di trascinarlo in fin di vita per altri dieci minuti di spettacolo, giusto per
allungare il brodo e mostrare Theo Yedlin infrangere il giuramento di
Ippocrate. Come volevasi dimostrare, Jason muore in sala operatoria e la serie
perde malamente un altro dei suoi protagonisti. A questo punto, senza che io
riuscissi bene a comprenderne il motivo, Theo diventa padrone indiscusso della
scena e comincia a decidere per il futuro di coloro che dovranno essere
incapsulati. Ad un certo punto siede anche al tavolo delle trattative con CJ,
il quale, senza fare una piega, gli riconosce la responsabilità e il potere di
decidere per la razza umana. Dov’è la gerarchia nazista che vigeva alle spalle
di Jason? Dov’è l’armata militare? Dov’è la prima generazione che, nel finale
della prima stagione, aveva completamente capovolto gli esiti della rivolta di
Matt Dillon? Perché CJ, l’uomo del tempo, colui che ha sempre agito all’ombra
del potere portando avanti le proprie battaglie, cede così alle decisioni del
medico appena scongelato? In questo modo crolla tutta la credibilità di una
struttura militare e paramilitare che aveva tenuto soggiogata la popolazione
per l’intera durata della serie. Non ricordavo buchi di trama così enormi da
Flash Forward.
Intanto Margareth, che era
morta nel precedente episodio, ma non era morta nel precedente episodio, raduna
un’orda di aberrazioni pronte ad assalire la ridente cittadina di Wayward Pines
per vendicare l’invasione del territorio e gli ultimi compagni uccisi da Jason.
Tenete bene a mente che questo esercito è già ben attrezzato all’inizio
dell’episodio. Nel mentre, in città si diffonde la notizia che le capsule non
basteranno per tutti e gli esclusi cominciano a fomentare la rivolta. A questo
punto le mie aspettative, fino a quel momento davvero rasenti allo zero, hanno
cominciato a subire un lieve rialzamento: si prospettava l’atteso scontro tra
le varie fazioni che avevo ipotizzato tempo fa. Poi Theo dà ascolto alle parole
dell’ex moglie Rebecca, torna in città a prendere Xavier e il ragazzino gay (di
cui effettivamente avevamo perso le tracce), viene attaccato da un paio di
rivoltosi e Xavier colpisce con un proiettile una molotov che uno dei due era
in procinto di lanciare, la molotov scoppia e i due assalitori rimangono
uccisi. FINE DELLA RIVOLTA. Finisce così. Basta.
Intanto Margareth incita
l’orda di aberrazioni che risponde con grida animalesche e Theo decide di
sacrificarsi per il bene dell’umanità, ma viene sostituito da Kerry, che deve
espiare la colpa di aver cercato di procreare un figlio col figlio. I nostri
eroi scelgono di alsciare a CJ la scelta della destinazione temporale e si
congelano.
Qualcuno ha detto terza stagione? |
Intanto Margareth continua
a gridare contro il suo esercito per spronarlo a combattere strenuamente contro
il nemico invasore. Così vediamo Kerry attraversare il cancello degli inferi,
Xavier e Rebecca darsi un appuntamento a lungo termine e CJ titubare un po’ sul
da farsi, tra mogli fantasma e orizzonti di gloria. E la serie si conclude
così. Senza lampi, senza azione, senza colpi di scena finali. Non ci sono stati
i ritorni che attendevamo, non ci sono stati colpi di scena degni di nota che
non fossero strascichi dell’episodio precedente. Non c’è stato lo scontro tra
la popolazione di WP e gli Abby, che sono rimasti per l’intera puntata in
attesa di un segnale da parte di Margareth, il che potrebbe assomigliare ad una
serie incentrate sulla preparazione per un’importantissima partita di calcio
senza che questa abbia mai luogo, per dirla alla Karim. E cosa resta degli
abitanti rimasti fuori dal programma di congelamento della razza umana? Non ci
è dato saperlo. l’unico elemento che avrebbe potuto creare una sorta di
interesse nello spettatore viene bellamente omesso.
Toby Jones che "Chissà come ci sono finito in questo obbrobrio" |
C’è poco altro di cui
parlare perché poco altro ha rappresentato questa seconda stagione, che non è
riuscita in nessun modo a ricalcare le orme dell’accettabile ma controversa
prima. Le avventure di Theo, Rebecca e Jason sono state inconcludenti, noiose,
prive di mistero e soprattutto inutili. Tutto ciò che è successo nell’ultimo
episodio poteva tranquillamente essere messo in atto solo un paio di puntate e
ci saremmo risparmiati un’agonia terribile. Il modo in cui sono stati trattati
poi i personaggi che avevano retto la prima stagione è aberrante, morti uno
dopo l’altro per questione probabilmente esterne alla produzione della serie,
immagino avessero altri impegni improrogabili, anche se, rispetto a WP 2 anche
la capatina mattutina al bagno può essere considerata un impegno improrogabile.
Tutto ciò che non volevamo fosse è stato, e mi dispiace per coloro che ci hanno
creduto e per coloro che hanno prestato il loro volto affinché questo abominio
avesse una parvenza di credibilità, uno su tutti Toby Jones. Una serie da
buttare in toto, senza elementi positivi che mitighino la tristezza di aver
perso e tempo e speranze.
Il logo. L'unica cosa salvabile in questo scempio |
Ma prima dei titoli di
coda viene mostrato un neonato umano mentre piange in braccio ad un Abby. Questo
potrebbe voler dire l’intenzione di produrre una terza stagione, ma l’errore l’ho
già commesso una volta, dando fiducia alla seconda stagione. Non accadrà di
nuovo.
COMMENTI WAYWARD PINES.
FINE. PUNTO.
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