Utorrent si
avvicinava, dovevo coprire i costi di produzione prima che lo streaming
diventasse troppo forte. Ora quell’antica industria discografica andava portata
in salvo…
Sembrava
impossibile ma a quanto pare ce l’ha fatta di nuovo Adele a invertire la
tendenza che il mercato musicale ha preso ormai da tre lustri. Come abbia fatto
francamente rimane un mistero per me. Certo, Adele è una brava cantante e ha
una bella voce (che sono due cose diverse, mi raccomando), ha alle spalle
produttori in gamba e una grande casa discografica che le garantisce visibilità
(insieme ai post dei fan italiani), i suoi dischi non sono secondo me
eccezionali ma sono più che discreti e soprattutto si rivolgono ad un pubblico
molto amplio, tuttavia non mi sembrano queste ragioni sufficienti a
giustificare un successo di vendite strepitoso come il suo. Quello che è certo
è che la montagna di soldi che ha fruttato “25”
a risollevare le sorti di un settore marcio fino all’osso come quello delle
major discografiche.
Ma basta
parlare di cose tristi e deprimenti che è quasi Natale. In più nelle ultime settimane
sono uscite tante ottime canzoni di artisti e generi più diversi e come al
solito, io ne ho scelte cinque:
Evrglow – Coldplay
Mannaggia ai Coldplay. È comprensibile che abbiano voglia di cambiamento e di mettersi in discussione, ma è sempre neccessario? Il cambiamento è un processo, e una parte della maturazione artistica dovrebbe includere il capire se la strada che si è intrapresa abbia portato ad una vera crescita o abbia invece snaturato l’identità del gruppo. Il fatto che Everglow sia a) una canzone così classicamente Coldplay nella struttura e nello stile e b) una canzone decisamente migliore, nel senso di “più sentita”, con più “anima” se volete, del singolo Adventure of a Lifteime, fa pensare che forse, semplicemente, Chris Martin e compagni non sono pronti per un nuovo cambiamento.
Everglow non è stata ancora rilasciata come singolo quindi va e viene sui canali non ufficiali di youtube. Qui c’è il link per ascoltarla su Spotify.
To Know You – Wild Nothing
Il 2015 deve
ancora finire ma il 2016 comincia pian
piano a delinearsi, musicalmente parlando. Il nuovo lavoro della band di Jack
Tatum esce il prossimo 19 febbraio, e io già mi chiedevo se sarebbero riusciti
a mantenere l’ottimo livello dei loro album precedenti (“Gemini” e “Nocturne”).
Un indizio potrebbe essere giunto dal primo singolo estratto: To Know You fa presagire un cambio di stile, almeno in
parte, con un riff più aggressivo e una linea di basso pronunciata. E a me
piace un sacco.
Ascolta su Youtube
Blackstar –
David Bowie
Chi invece
sembra essere sempre pronto a qualsiasi genere di metmorfosi è lui, David
Bowie. Blackstar è il primo singolo
che anticipa il suo nuovo album dallo stesso nome, in uscita il prossimo
febbraio, ed è una sorpresa da tutti i punti di vista. Nel video ci vengono
mostrati scheletri di astronauti (Major Tom, sei tu?), paesaggi di altri mondi
e altre cose poco comprensibili amalgamate da assoli di sax, tastiere e
sintetizzatori, in un inquietante arcano cosmico. In tutto questo c’è anche
spazio per una parte centrale più vicina al “normale” stile del duca bianco,
dopotutto la canzone dura ben dieci minuti.
Blackstar è la dimostrazione che Bowie è
superiore ad altri artisti della sua generazione, non perché fa musica
migliore, ma perché sa osservare e assorbire la realtà musicale che lo
circonda, senza mai cristallizzarsi in una forma fissa ma al contempo rimanendo
sempre se stesso. Chapeau.
Ascolta su Youtube
Sticky Drama
– Oneohtrix Point Never
Si pronuncia,
credo, One (come “uno”) – O (come “zero”) – Trix (come “trix”) Point Never ed è
uno dei nomi d’arte di Daniel Lopatin. Lopatin è sbucato qualche anno fa dal
sottobosco musicale sperimentale di Brooklyn e da allora ha fatto tante cose
belle. Sticky Drama è il singolo
estratto dal suo ultimo album, “Garden of Delete”, e come potete sentire è
decisamente originale, per non dire strano. Io personalmente non sono riuscito
ad apprezzarla del tutto appena l’ho ascoltata, ma solo in un secondo momento,
inquadrata nel contesto dell’album dove assume nuove e interessanti sfumature. Di
certo uno dei miei album preferiti in questo 2015 forse un po’ povero di musica
veramente nuova.
Ascolta su Youtube
Kalandar – Shye Ben Tzur, Jonny Greenwood & The Rajastan Express
Greenwood è
più o meno un genio. Chitarrista dei Radiohead e a mio avviso vero fulcro
creativo della band, polistrumentista, uno dei pochi al mondo ad avere la
padronanza dell’Ondes Martenot, compositore di colonne sonore e tante altre
cose. Un musicista coi controattributi insomma. Durante lo scorso anno è stato
in india ad esplorare le caleidoscopiche sonorità locali in compagnia di Neil
Godrick (produttore di molti dei lavori dei Radiohead), del musicista indiano
Shye Ben Tzur e del collettivo di musicisti israeliani e indiani Rajastan
Express. Il risultato di questo esperimento (documentato da Paul Thomas
Anderson) è l’album “Junun”, uscito un paio di settimane fa e molto, molto
interessante. Kalandar è
probabilmente il pezzo in cui è più evidente la mano e la mente dello stesso
Greenwood.
Ascolta su Youtube
Marsha
Bronson
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