lunedì 6 novembre 2017

STRANGER THINGS - COSA ACCADRÀ NELLA TERZA STAGIONE?

Lo specchietto per le allodole sta in una scena similare alla prima stagione in cui viene mostrata la minaccia che farà da traino per la prossima stagione. Stranger Things 2 nasconde in realtà un sottobosco di indizi rivelati in corso d’opera che lasciano lavorare la fantasia nell’immaginazione di una terza stagione. Analizziamo per punti cinque elementi che costituiranno, a mio parere, la spina dorsale della trama della terza stagione. È doveroso avvisare coloro i quali non hanno ancora visto la seconda stagione che questo articolo vive di spoiler, attenzione quindi a proseguire nella lettura.



THE MIND FLAYER
Come non cominciare dalla scena conclusiva della seconda, quella in cui siamo resi partecipi che la minaccia del mostro d’ombra non sia in realtà sconfitta, ma limitata nell’upsidedown. Sarebbe un errore confondere i poteri dimensionali di El (Jane) con la capacità di annullare l’essenza del mondo negativo, la materia oscura che governa le azioni e i pensieri dell’intera realtà parallela. Lo sforzo compiuto da El è servito a ripristinare una condizione di equilibrio tra le due dimensioni, ma la scena finale che vede il Mind Flayer scrutare la scuola, nonostante esso sia relegato all’upsidedown, denota una consapevolezza certamente maggiore; e la sola Eleven potrebbe non bastare contro un’offensiva ragionata delle forze d’ombra.



I NUOVI VECCHI ESPERIMENTI
Ed è qui che entrano in gioco gli esperimenti precedenti - ed eventualmente successivi - ad El. Nella seconda stagione abbiamo fatto la conoscenza di Kali (Eight), ragazza dotata di poteri, scampata alle grinfie degli esperimenti governativi e finita nel giro di losche azioni vendicative. È presumibile che insieme a lei altri ragazzi siano riusciti ad evadere da un futuro già scritto e potrebbe essere proprio grazie all’intervento di queste nuove forze paranormali che il Mind Flyer torni ad essere una minaccia contrastabile. Una scelta narrativa di questo tipo potrebbe però replicare l’esperienza dell’episodio 7, collocato al di fuori dei confini di Hawkins e universalmente bistrattato per essere troppo lontano dalla linea stilistica della serie. Starà agli sceneggiatori far convivere queste due anime, contro la nostalgia della nostalgia.
 
Joker


UN RITORNO ANNUNCIATO
Che il Mind Flayer sia in grado di riaprire un varco per il nostro mondo o avrà ancora bisogno dell’intervento delle tecnologie umane per scatenare la sua ira subdola? Un ritorno gradito potrebbe essere fare al caso del mostro d’ombra, si tratta del Dr. Brenner, solamente citato nell’episodio 7, sul quale aleggia ancora un alone di mistero. Matthew Modine è un attore di spessore che nella prima stagione veniva ridotto al villain umano della serie, ma un ritorno del suo personaggio potrebbe restituire all’attore lo spazio che egli merita. Inoltre il personaggio di Brenner non è mai stato realmente collocato in uno scacchiere più definito, rimanendo sempre in una zona grigia tra operazioni federali antiterrorisstiche e mire personali. La sua posizione di ritorno potrebbe coincidere con un nuovo punto di contatto tra il nostro mondo e l’upsidedown.
 
Guarda mamma, come Will!


EPIDEMIA DI MASSA
Arrivati a questo punto della narrazione, con un gruppo che ha imparato a dare il meglio di sé proprio nel momento di coesione massima, è prevedibile una scissione forzata per tornare poi nuovamente a ricreare di slancio l’atmosfera dell’unità. I due personaggi che hanno dimostrato di avere un’integrità assoluta nel corso delle prime due stagioni sono sicuramente Dustin per il gruppo dei ragazzi e Jim Hopper per quello degli adulti. I due condividono la scomoda casualità di essere entrati in contatto con le spore dell’upsidedown, le quali - come sappiamo - contengono una parte dell’essenza assoluta del luogo e rispondono alla volontà del Mind Flayer. Abbiamo visto come il mostro d’ombra sia in grado di controllare la mente di coloro che sono entrati in contatto con la vegetazione viva del mondo negativo e quello dei voltagabbana inaspettati sarebbe un ottimo espediente per rimescolare le carte in tavola pur mantenendo pressoché identico il parco interpreti. Siete preparati ad un Dustin malvagio? E se l’epidemia di massa non si limitasse ai soli personaggi citati ma si espandesse come in un zombie movie?



PUBERTÀ
Come dimenticare la componente propriamente seriale che riguarda i personaggi e il loro sviluppo? La scena conclusiva del ballo invernale con le varie coppie che si ritrovano, i Police e Dustin laccato ha rapito tutti; la crescita di ciò a cui siamo affezionati ha sempre un posto speciale nei nostri cuori, crea empatia, fidelizza. E il luogo ideale dove siamo diretti e proprio quello degli ormoni incontrollabili, dei primi amori e di Big Mouth. Prevedo una terza stagione ancor più focalizzata sui rapporti tra i ragazzi del gruppo dei protagonisti, con un occhio di riguardo al triangolo amoroso Nancy-Steve-Weirdo. Io ve lo dico, tifo per Steve, ha la lacca migliore.

Epic lacca guy


Le speculazioni cominciano a delinare una trama ben definita, ma, se queste si rivelassero anche solo in parte vere, cosa ne sarebbe dell’effetto sorpresa? Le premesse gettate nel corso della seconda stagione sembrano accantonare sempre più l’effetto sorpresa per lasciare spazio allo sviluppo dei protagonisti. In realtà questa tendenza arriva a compimento di un percorso intrapreso già nella seconda stagione. Dalla progettualità che ne è stata fatta, sarebbe forse più corretto riferirsi a Stranger Things come ad una stagione autonoma più una trilogia ideale che lima se stessa per rientrare nei canoni della serialità televisiva. Riusciranno i Duffer a replicare la magia della prima stagione o dovremo accontentarci di una bellissima serie normale?

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