martedì 9 ottobre 2018

VENOM È UN DISASTRO?



E potremmo anche chiuderla qui.
Sipario e col simbionte simpatico ci rivediamo alla flop 10 2018 di Natale.
Ma visto che ci siamo spendiamo qualche parola in più su un film nato male, morto peggio. Tutti hanno già detto tanto sul Venom di casa Sony. Ricapitolando:

- è un film vecchio di almeno 15 anni
- sarebbe stato un film brutto anche 15 anni fa
- comparto tecnico a tratti audace, a tratti imbarazzante
- Tom Hardy fuori ruolo
- Tom Hardy doppiato (male - molto male) dal Joker di Leadger. UOT?
- sceneggiatura infantile da film su Italia 1 la domenica pomeriggio, che le cose succedono a caso proprio
- sviluppo dei personaggi inesistente
- ehi, ma Venom è il buono?
- ah, ma era una commedia. E ditelo prima, no?



Ora, una cosa che nessuno ha detto finora. E a me piace dire le cose che gli altri blogger-vlogger-youtuber non hanno ancora detto. Anche se si tratta di fregnacce.

La fenomenologia del supereroe. Parliamone.

*Eh lo so. Abbiamo parlato tutto veloceefrenetico finora, ma ora ci sta lo spiegone. E vi dovete sorbire lo spiegone, non c’è niente da fare*

Il supereroe, l’oltreuomo rappresenta la possibilità di un individuo di andare al di là delle proprie possibilità mantenendo un filo diretto con la sua controparte “normale”. In particolare nei film di origini - è fondamentale per il supereroe protagonista provare a superarsi in tutina aderentissima per poi tornare su se stesso e migliorarsi, o quantomeno modificare la situazione di partenza.
Ora, Venom - dall’alto della sua vetusta classicità - non fa eccezione e la prima parte del film è incentrata proprio sulla situazione amorosa, personale e professionale di Eddie Brock. Eddie Brock; Venum arriva dopo: hanno proprio impiegato tempo ed energie a definire una situazione per poi riproporla praticamente identica. Poteva essere quindi potenzialmente interessante seguire lo sviluppo della vita privata del protagonista in seguito all’incontro del simbionte, ma così non è stato.
Il film è monco di troppi elementi perché venga restituito un quadro complessivo e il finale non rappresenta alcun punto di svolta per un protagonista piatto e insulso. Nessuno sviluppo, nessuna crescita, nessun confronto, eccezion fatta per una mezza estorsione sventata ai danni di una commerciante. Hanno cercato di creare un film di taglio supereroistico senza la fenomenologia del supereroe. E non ne è uscito niente di buono.

*Fine dello spiegone. E lo vedete che non era poi così difficile*

Per il resto risatine in sala, cose buttate sullo schermo, due simbionti identici. Venom è solamente brutture gratuite e cadute di stile. E la flop 10 piano piano inizia a prendere forma. Bene così.

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