Sì
E potremmo anche chiuderla qui.
Sipario e col simbionte simpatico ci rivediamo alla flop
10 2018 di Natale.
Ma visto che ci siamo spendiamo qualche parola in più su
un film nato male, morto peggio. Tutti hanno già detto tanto sul Venom di casa Sony. Ricapitolando:
- è un film vecchio di almeno 15 anni
- sarebbe stato un film brutto anche 15 anni fa
- comparto tecnico a tratti audace, a tratti imbarazzante
- Tom Hardy fuori ruolo
- Tom Hardy doppiato (male - molto male) dal Joker di
Leadger. UOT?
- sceneggiatura infantile da film su Italia 1 la domenica
pomeriggio, che le cose succedono a caso proprio
- sviluppo dei personaggi inesistente
- ehi, ma Venom è il buono?
- ah, ma era una commedia. E ditelo prima, no?
Ora, una cosa che nessuno ha detto finora. E a me piace
dire le cose che gli altri blogger-vlogger-youtuber non hanno ancora detto.
Anche se si tratta di fregnacce.
La fenomenologia del supereroe. Parliamone.
*Eh lo so. Abbiamo parlato tutto veloceefrenetico finora,
ma ora ci sta lo spiegone. E vi dovete sorbire lo spiegone, non c’è niente da
fare*
Il supereroe, l’oltreuomo rappresenta la possibilità di
un individuo di andare al di là delle proprie possibilità mantenendo un filo
diretto con la sua controparte “normale”. In particolare nei film di origini -
è fondamentale per il supereroe protagonista provare a superarsi in tutina
aderentissima per poi tornare su se stesso e migliorarsi, o quantomeno
modificare la situazione di partenza.
Ora, Venom -
dall’alto della sua vetusta classicità - non fa eccezione e la prima parte del
film è incentrata proprio sulla situazione amorosa, personale e professionale
di Eddie Brock. Eddie Brock; Venum arriva dopo: hanno proprio impiegato tempo
ed energie a definire una situazione per poi riproporla praticamente identica. Poteva
essere quindi potenzialmente interessante seguire lo sviluppo della vita
privata del protagonista in seguito all’incontro del simbionte, ma così non è
stato.
Il film è monco di troppi elementi perché venga
restituito un quadro complessivo e il finale non rappresenta alcun punto di
svolta per un protagonista piatto e insulso. Nessuno sviluppo, nessuna
crescita, nessun confronto, eccezion fatta per una mezza estorsione sventata ai danni di una commerciante. Hanno
cercato di creare un film di taglio supereroistico senza la fenomenologia del
supereroe. E non ne è uscito niente di buono.
*Fine dello spiegone. E lo vedete che non era poi così
difficile*
Per il resto risatine in sala, cose buttate sullo
schermo, due simbionti identici. Venom
è solamente brutture gratuite e cadute di stile. E la flop 10 piano piano
inizia a prendere forma. Bene così.
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