Non conosco il vostro passato, non posso conoscere il
passato di ogni giovane lettore di questo blog e come egli abbia passato l’infanzia.
Però ricordo il mio passato e la mia infanzia, che, tra un giro in bicicletta e
una maratona di Pokemon Argento, era perennemente segnata dalla presenza di
Disney Channel, canale satellitare della casa di produzione statunitense. Di
tale canale ricordo ancora tutto: serie originali, film, serie tv con attori in
carne ed ossa, produzioni nostrane della Disney Italia, Giovanni Muciaccia, ma
soprattutto le serie animate, quelle che spesso riprendevano i personaggi
storici del brand di Topolino e ne approfondivano passato, presente e futuro. Perché
allora non dedicare una TOP senza FLOP (perché FLOP non ne ho trovati) alle
serie animate in questione? Ho cercato sull’onnipresente wiki con l’idea di
stilare una TOP 5. Ciò che in realtà è venuto fuori dalla mia cernita è stata una
TOP 17 (!), poi ridotta a fatica a 15 per convenienza.
Armatevi di lacrime e nostalgia quindi, stiamo per
rituffarci in un cassetto immenso e roseo della mia memoria, stiamo per
riesumare un pezzo della nostra infanzia ormai volata via. Ecco a voi le
migliori serie animate Disney.
15° POSIZIONE: Brandy e Mr Whiskers (2004)
Serie alquanto bizzarra che, almeno a prima vista, non
farebbe pensare mai alla Disney delle famose principesse, ma più a cartoni
animati psichedelici e disturbanti in voga negli ultimi anni quali Adventure Time
(capolavoro) e Sanjey e Craig. Brandy è una cagnolina ricca e snob, mentre Mr.
Whiskers rappresenta il completo opposto: sudicio, rumoroso, fastidioso e
decisamente poco attento all’outfit. Questa strana coppia si ritrova su un’isola
fuori dal mondo e dovrà imparare a collaborare per sopravvivere. Gli episodi
ovviamente sono autoconclusivi e, tranne in rari casi, non modificano la psiche
dei personaggi e il rapporto tra questi. Ciò che davvero caratterizza la serie
è la comicità “volgare” (almeno per i bambini) che faceva ridere puntando alla
pancia dei bambini. Una piccola rivoluzione per l’epoca.
14° POSIZIONE: La Famiglia Proud (2001)
Questa serie riesce forse ad essere ancor più innovativa
della precedente. Le classiche serie tv anni ’80 e ’90 che vedevano
protagonista una normale famiglia di folkloristici afroamericani vengono condensate
e rese graficamente con uno stile sporco e spigoloso; come sporca e spigolosa è
la comicità che contraddistingue l’indimenticabile famiglia Proud. In
particolare ricordo la nonna “Sugar Mama” (chiamata in questo modo da chiunque
in famiglia) e il piccolo di casa con i capelli afro. Colonna sonora nera e
decisamente azzeccata. Infinite le citazioni alla cultura Hip Pop americana di
fine anni ’90 e inizio anni 2000.
13° Posizione: American Dragon (2005)
Serie che ho amato molto all’epoca dell’uscita, forse perché
incentrata sul mondo dei draghi e dei ninja e a dieci anni tutti i bambini
amano i draghi e i ninja. Jake long è un normalissimo ragazzo che all’occorrenza
più tramutarsi in drago per combattere le forze del male. A differenza delle
serie precedenti, questa presenta una trama di fondo molto ben scritta che
viene portata avanti di episodio in episodio. Società segrete, poteri nascosti,
amori inconfessabili e colpi di scena davvero di grande effetto. Una delle
migliori serie action presenti in classifica. Sapeva esattamente cosa volessero i bambini
all’epoca e il successo di pubblico fu più che meritato.
12° POSIZIONE: Buzz Lightyear da Comando Stellare (2000)
Talvolta cavalcare l’onda è sinonimo di soldi facili a
discapito della qualità, ma non è questo il caso della serie animata incentrata
sulle ipotetiche avventure dell’enorme Buzz Lightyear, protagonista della
celebre saga di Toy Story. In realtà esiste un passaggio intermedio che molti
ignorano: la serie presente in questa classifica è in realtà il prosieguo di un
pilot-film rilasciato direttamente in VHS nello stesso 2000 dal titolo “Buzz
Lightyear da Comando Stellare: Si Parte”. La storia riprende le ipotetiche
avventure di Buzz sul suo pianeta natio, coadiuvato da tre agenti spaziali
molto sopra le righe nella battaglia infinita a Zurg. La serie probabilmente
pecca graficamente e non riesce a mantenere lo stesso livello d’intrattenimento
in tutti gli episodi, ma rivedere questo personaggio storico della Pixar in una
serie tutta sua ed esplorare con lui il comando stellare fino a quel momento
solo sognato le fa meritare il dodicesimo posto.
11° POSIZIONE: Ecco Pippo! (1992)
Pippo è esilarante. Una sagoma maldestra dedita alla
risata. I corti più datati lo vedevano sempre alle prese con situazioni surreali
e sopra le righe, ma come se la cava il nostro Pippo nella quotidianità? Ecco che
il giovane Max ci viene in aiuto e costringe lo stravagante protagonista ad
assumersi le responsabilità del padre. E il connubio Pippo-semplicità funziona
benissimo divertendo, coinvolgendo e regalando sporadicamente interessanti
lezioni di vita che un bambino non riconosce al momento ma che ricorderà e
riconoscerà poi. Una serie d’altri tempi. Si stava meglio quando si stava
peggio, ogni tanto ci credo.
Spero che anche voi abbiate ricordato con piacere queste serie di un futuro passato o di un passato futuro; facciamo di un passato passato. A lunedì prossimo per la seconda parte della classifica estiva. Buone vacanze, almeno per chi è in vacanza, altrimenti buon caldo.
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