martedì 11 agosto 2015

TOP 15 SERIE ANIMATE DISNEY - PRIMA PARTE

Non conosco il vostro passato, non posso conoscere il passato di ogni giovane lettore di questo blog e come egli abbia passato l’infanzia. Però ricordo il mio passato e la mia infanzia, che, tra un giro in bicicletta e una maratona di Pokemon Argento, era perennemente segnata dalla presenza di Disney Channel, canale satellitare della casa di produzione statunitense. Di tale canale ricordo ancora tutto: serie originali, film, serie tv con attori in carne ed ossa, produzioni nostrane della Disney Italia, Giovanni Muciaccia, ma soprattutto le serie animate, quelle che spesso riprendevano i personaggi storici del brand di Topolino e ne approfondivano passato, presente e futuro. Perché allora non dedicare una TOP senza FLOP (perché FLOP non ne ho trovati) alle serie animate in questione? Ho cercato sull’onnipresente wiki con l’idea di stilare una TOP 5. Ciò che in realtà è venuto fuori dalla mia cernita è stata una TOP 17 (!), poi ridotta a fatica a 15 per convenienza.
Armatevi di lacrime e nostalgia quindi, stiamo per rituffarci in un cassetto immenso e roseo della mia memoria, stiamo per riesumare un pezzo della nostra infanzia ormai volata via. Ecco a voi le migliori serie animate Disney.



15° POSIZIONE: Brandy e Mr Whiskers (2004)
Serie alquanto bizzarra che, almeno a prima vista, non farebbe pensare mai alla Disney delle famose principesse, ma più a cartoni animati psichedelici e disturbanti in voga negli ultimi anni quali Adventure Time (capolavoro) e Sanjey e Craig. Brandy è una cagnolina ricca e snob, mentre Mr. Whiskers rappresenta il completo opposto: sudicio, rumoroso, fastidioso e decisamente poco attento all’outfit. Questa strana coppia si ritrova su un’isola fuori dal mondo e dovrà imparare a collaborare per sopravvivere. Gli episodi ovviamente sono autoconclusivi e, tranne in rari casi, non modificano la psiche dei personaggi e il rapporto tra questi. Ciò che davvero caratterizza la serie è la comicità “volgare” (almeno per i bambini) che faceva ridere puntando alla pancia dei bambini. Una piccola rivoluzione per l’epoca.



14° POSIZIONE: La Famiglia Proud (2001)
Questa serie riesce forse ad essere ancor più innovativa della precedente. Le classiche serie tv anni ’80 e ’90 che vedevano protagonista una normale famiglia di folkloristici afroamericani vengono condensate e rese graficamente con uno stile sporco e spigoloso; come sporca e spigolosa è la comicità che contraddistingue l’indimenticabile famiglia Proud. In particolare ricordo la nonna “Sugar Mama” (chiamata in questo modo da chiunque in famiglia) e il piccolo di casa con i capelli afro. Colonna sonora nera e decisamente azzeccata. Infinite le citazioni alla cultura Hip Pop americana di fine anni ’90 e inizio anni 2000.



13° Posizione: American Dragon (2005)
Serie che ho amato molto all’epoca dell’uscita, forse perché incentrata sul mondo dei draghi e dei ninja e a dieci anni tutti i bambini amano i draghi e i ninja. Jake long è un normalissimo ragazzo che all’occorrenza più tramutarsi in drago per combattere le forze del male. A differenza delle serie precedenti, questa presenta una trama di fondo molto ben scritta che viene portata avanti di episodio in episodio. Società segrete, poteri nascosti, amori inconfessabili e colpi di scena davvero di grande effetto. Una delle migliori serie action presenti in classifica. Sapeva esattamente cosa volessero i bambini all’epoca e il successo di pubblico fu più che meritato.



12° POSIZIONE: Buzz Lightyear da Comando Stellare (2000)
Talvolta cavalcare l’onda è sinonimo di soldi facili a discapito della qualità, ma non è questo il caso della serie animata incentrata sulle ipotetiche avventure dell’enorme Buzz Lightyear, protagonista della celebre saga di Toy Story. In realtà esiste un passaggio intermedio che molti ignorano: la serie presente in questa classifica è in realtà il prosieguo di un pilot-film rilasciato direttamente in VHS nello stesso 2000 dal titolo “Buzz Lightyear da Comando Stellare: Si Parte”. La storia riprende le ipotetiche avventure di Buzz sul suo pianeta natio, coadiuvato da tre agenti spaziali molto sopra le righe nella battaglia infinita a Zurg. La serie probabilmente pecca graficamente e non riesce a mantenere lo stesso livello d’intrattenimento in tutti gli episodi, ma rivedere questo personaggio storico della Pixar in una serie tutta sua ed esplorare con lui il comando stellare fino a quel momento solo sognato le fa meritare il dodicesimo posto.



11° POSIZIONE: Ecco Pippo! (1992)
Pippo è esilarante. Una sagoma maldestra dedita alla risata. I corti più datati lo vedevano sempre alle prese con situazioni surreali e sopra le righe, ma come se la cava il nostro Pippo nella quotidianità? Ecco che il giovane Max ci viene in aiuto e costringe lo stravagante protagonista ad assumersi le responsabilità del padre. E il connubio Pippo-semplicità funziona benissimo divertendo, coinvolgendo e regalando sporadicamente interessanti lezioni di vita che un bambino non riconosce al momento ma che ricorderà e riconoscerà poi. Una serie d’altri tempi. Si stava meglio quando si stava peggio, ogni tanto ci credo.

Spero che anche voi abbiate ricordato con piacere queste serie di un futuro passato o di un passato futuro; facciamo di un passato passato. A lunedì prossimo per la seconda parte della classifica estiva. Buone vacanze, almeno per chi è in vacanza, altrimenti buon caldo.


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