martedì 21 marzo 2017

10 MINUTI SU RADIO PADANIA

Dov’è finita Carmen Sandiego? Ma soprattutto, che fine ha fatto la pagina “Leggere i post di Salvini per sentirsi una persona migliore”?
Ieri, tornando dall’università e premendo compulsivamente il tasto per cercare una stazione radio che trasmettesse musica orecchiabile, mi sono imbattuto in Radio Padania - che poi sarebbe l’abbreviazione catchie di Radio Padania Libera, dove libera sta per "Secessioneh". Non che fosse la prima volta: in altre occasioni, vivendo in zona, mi ero trovato ad ascoltare casualmente qualche falso storico condito con una spruzzatina di xenofobia, poi era iniziato un coro celtico molto convinto e avevo rapidamente cambiato stazione. Stavolta però, avendo qualche minuto a disposizione causa traffico cittadino, mi sono soffermato ad ascoltare.


Programma delle 14.
L’Arruffapopolo. Nome programmatico.
Sintonizzo e sento: “Radio Padania Libera, la vostra radio populista”.
Ah.
Poi viene mandato in onda un collage di discorsi famosi dei film hollywoodiani incentrati sul tema della difesa dei territori e della ribellione del popolo alle autorità oppressive e dispotiche. Molte fuori contesto. Mi chiedo da che parte stia la rivoluzione.


Terminato il montaggio, il regista del programma mantiene la colonna sonora epica-cavalleresca anche sotto le parole del conduttore Sammy Varin che apre con la lettura di una missiva pervenutagli in redazione. La lettera è di un quarantaquattrenne che quest’anno non andrà a messa a Pasqua per protesta contro l’operato di Papa Francesco, reo di aver venduto la cristianità al terrorismo. Millenni di esegesi buttati.
Sammy è nella parte, cerca anche di tenere la voce bassa per stare in linea con il sottofondo musicale.
Parafrasando: l’apertura del Papa alle altre religioni rappresenta il crollo delle certezze per il popolo dei fedeli, che ritenevano fino a ieri la loro credenza fosse migliore delle altre. I cristiani stanno vivendo il Novecento.

E questo è Sammy Varin? Questo è Sammy Varin? E va bene.

Terminata la lettura, accantonata la canzone, il conduttore passa agli interventi da casa. Una signora lombarda propone un sondaggio da casa per verificare l’apprezzamento popolare al Papa. La signora ha sbagliato partito. Un uomo di Lecce dice invece che il suo amico prete, ad una richiesta di confronto sulle politiche del pontefice, avrebbe risposto con: “Viviamo tempi bui”. Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere.
Poi devo essermi distratto per una frazione di secondo, ma si è arrivati immediatamente a discutere di immigrazione e gender. Per il conduttore, se un immigrato clandestino non riesce a dimostrare di provenire da un paese colpito dalla guerra, può sempre dichiarare di essere omosessuale e ricevere così ugualmente i TRENTACINQUE - enfasi non mia - euro al giorno. Non ho capito la battuta.
Ma l’apice è stato raggiunto indubbiamente con il pezzo in tema: hit senza tempo dell’immenso Nicola Comparato il cantante ruspante dal titolo esplicativo “Ruspa”.

(Il testo che vedete, inesistente in forma scritta sul web, è frutto della mia trascrizione. Lo faccio per voi!)

Italiani ruspanti
È un nostro diritto la legittima difesa

RIT
Qualcuno mi ha rubato la Vespa
Oggi mi compro la ruspa
X2

Spacciatori sono ratti
Lavorano indisturbati
Io in tasca ho zero contanti
Stanno meglio i migranti
Con le leggi non scherziamo
Il popolo è sovrano
Stiamo sprofondando nell’abisso
Non si tocca il crocifisso

RIT x2

Qui vediamo Sammy Varin intento a.. Ah no, ho sbagliato foto
Questa canzone
Per la mia nazione
Ma arriverò alla pensione?
Il posto fisso è monotono
Secondo me no
Meno alberghi per i clandestini
Asilo gratis per i nostri bambini
Faccio testi scomodi
Laggiù c’è un campo nomadi
Qui c’è troppo disordine
Onore alle forze dell’ordine
Stare al mondo come si fa?
Ma il pompiere paura non ne ha
Io e la mia donna non ci siamo più visti
 Ascoltaci signore lo sappiamo che esisti
Leggo notizie troppo tristi
Io sto coni tassisti

RIT x2

Sono un falso profeta
Rivogliamo la nostra moneta
Per una piccolezza nessuno ti perdona
Chiudi il ladro in casa sequestro di persona
Tiriamo su le mani
Vengono prima gli Italiani
Risolvo da solo il mio guaio
Pago l’affitto e faccio l’opraio

RIT x4

Lui invece non fa opraio

Insomma il programma elettorale dell’uomo tutto felpa e virilità in due minuti.
Tornati in studio, il conduttore elogia il pezzo del cantante ruspante aggiungendo che non passa su radio maggiori perché l’establishment della musica italiana è gestito dai buonisti. Mi voglio fidare.
Poi la mia radio ha scelto di scioperare in nome del buon senso. E del buon gusto musicale, ascoltare per credere.

Mi mancate


Dieci minuti per scoprire gente che non esisteva più. Dieci minuti per ritrovare la pagina “Leggere i post di Salvini per sentirsi una persona migliore”. Grazie Radio Padania Libera, grazie di esistere.

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